Vuitton Cup, ancora un rinvio: barche, sponsor e audience restano in ammollo
di Luca Re

Eolo e Poseidone sono al quarto giorno consecutivo di sciopero: zero vento e mare piatto a Valencia, tanto che il Comitato di regata ha deciso di annullare ancora una volta i match race del primo Round Robin della Vuitton Cup. Avremmo dovuto vedere Luna Rossa contro gli americani di BMW Oracle, e il primo derby azzurro tra Mascalzone Latino e +39. Invece neanche uno spiffero, lo spettacolo è ancora rimandato, saltano le dirette televisive, gli sponsor fanno il broncio, i meteorologi cercano di ritrovare la benevolenza dell'Olimpo e gli spettatori sbuffano.

Ma questa Coppa America non doveva essere un duello serrato a colpi di virate, uno show mondiale capace di svegliare anche i refrattari della vela? Le immagini sono eloquenti: equipaggi in ammollo, vele ammainate, gente che sonnecchia e prende il sole. Altro che regate! Ecco il nuovo tormentone: arriverà il vento? Cerchiamo di capire perché la bonaccia imperversa. Il problema, spiegano i maghi del meteo, è la scarsa differenza di temperatura tra terra e mare. In teoria, di giorno, la terra dovrebbe scaldarsi più dell'acqua, generando una brezza termica stabile nel primo pomeriggio. Invece Valencia è preda di una debole alta pressione, con tempo soleggiato e asciutto; il vento è troppo leggero perché smuova i bolidi della Coppa America. Il minimo è di sette nodi: sotto questa soglia tanto vale pensare alla tintarella.

La calma piatta rischia di provocare una burrasca nel calendario della Vuitton Cup: gli annullamenti hanno già superato i due giorni di recupero previsti, quindi bisognerà inventarsi delle regate supplementari nel secondo girone. Le conseguenze possibili fanno storcere il naso agli skipper: affollamento, maggiore stress per uomini e barche, tempo insufficiente a provare nuovi assetti, errori e rotture come spauracchio. Intanto il defender Alinghi può rilassarsi, aspettando che gli avversari accumulino nervosismo agonistico e acrobazie tattiche. Chi manterrà più a lungo la concentrazione? Chi sarà il più veloce alle prime partenze? Le domande si affollano, mentre gli svizzeri sorseggiano i loro drink, alla salute degli 11 sfidanti alla ricerca di un po' d'aria (e visibilità per gli sponsor milionari, visto che le tv trasmettono documentari al posto delle gare). C'è un'altra squadra che ha un motivo per sorridere: è +39, che sta finendo la riparazione dell'albero spezzato nella collisione con i tedeschi, avvenuta durante l'Act 13. Lo stallo meteorologico è una benedizione per il team gardesano, quasi pronto a tornare in acqua con la barca fiammante.

19 aprile 2007