Vuitton Cup, super Mascalzone batte New Zealand. Due vittorie per Luna Rossa
di Luca Re

I più reattivi dopo quattro giorni di letargo e continui annullamenti sono i ragazzi di Mascalzone Latino: hanno suonato la sveglia ai campioni di Team New Zealand, i favoriti dal pronostico per il match di coppa contro Alinghi, apparsi un po' assonnati. I kiwi si sono stropicciati gli occhi, magari credendo che fosse un sogno distorto, quest'inizio poco trionfale della Vuitton Cup per l'ex defender. La realtà è che Mascalzone ha superato il missile neozelandese, prenotando già un posto per le semifinali. Certo il cammino sarà lungo e insidioso: ma il team azzurro ha confermato il valore dell'equipaggio e la velocità della barca, segno evidente dei progressi compiuti a forza d'allenamenti e quattrini per puntare alle massime prestazioni. L'euforia italiana si completa con le due vittorie di Luna Rossa; peccato invece per la doppia sconfitta di +39.
Mascalzone scalpitava per veleggiare nel club dei grandi e coronare gli anni della gavetta: mica scherzava. Ultimo degli sfidanti nell'edizione 2003 ad Auckland, ha messo in riga uno dei team più esperti, vale a dire quei neozelandesi che hanno l'obiettivo, innalzato a ragion di stato, di riportare a casa la coppa. Sarà stata la fortuna, una rotazione del vento, una pazzia meteorologica? Sbagliato: Mascalzone ha vinto autorevolmente la partenza, per poi rimanere in testa durante tutta la regata, perfetto nelle manovre, rintuzzando gli attacchi di New Zealand. La barca italiana ha posto le basi del successo proprio nello start. Jes Gram-Hansen ha conquistato la destra del campo di gara, seguendo l'indicazione profetica del tattico Vasco Vascotto, nonostante lo svantaggio iniziale delle mure a sinistra (la mancanza del diritto di rotta). Poi Flavio Favini, timoniere di regata, ha sempre coperto l'avversario, con un vantaggio di 15 secondi al traguardo. Mascalzone ha dominato anche la regata del secondo turno, davanti ai francesi di Areva.
A differenza di Mascalzone, che ha fronteggiato uno degli ossi più duri della Vuitton, Luna Rossa si è crogiolata nell'ordinaria amministrazione, almeno per l'esordio contro l'avversario più debole degli 11 sfidanti: China Team. La barca dello skipper Francesco de Angelis ha seminato il dragone esordiente (più due minuti all'arrivo), per poi ripetersi contro i più ostici svedesi di Victory. James Spithill ha vinto entrambe le partenze, ma ora è atteso al varco di scontri sempre più impegnativi. Lo stesso discorso vale per gli americani di BMW Oracle, che hanno regolato senza tanti patemi tedeschi e cinesi. +39, invece, ha corso con l'albero regalato al team gardesano da Alinghi (versione quattro della scorsa edizione), mentre quello spezzato nella collisione con Team Germany è ormai pronto per essere montato sullo scafo. +39 ha rimediato due sconfitte, dai francesi e dagli spagnoli di Desafío, questi ultimi capaci di vincere nonostante una penalità. I sudafricani di Shosholoza, infine, hanno conquistato la prima storica vittoria dell'Africa nella Vuitton Cup, ai danni di Team Germany.

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20 aprile 2007