Alinghi contro New Zealand, conto alla rovescia per la sfida finale
di Luca Re
Meno tre: il conto alla rovescia per la finale di Coppa America è agli sgoccioli. Alinghi difenderà il trofeo, conservando in Europa la competizione velica più antica del mondo? Lo sfidante, Team New Zealand, vuole completare la sua missione: riportare a casa la coppa, dopo averla persa nel 2003 proprio contro il team di Ernesto Bertarelli. L'obiettivo si è avvicinato grazie alla vittoria schiacciante su Luna Rossa nella Vuitton Cup (5-0), ma la battaglia decisiva che inizia il 23 giugno è quella più attesa, difficile e imprevedibile, sempre al meglio di nove regate.

Il confronto si giocherà su vari livelli: innanzi tutto la velocità delle barche, che sarà il punto essenziale per condurre il duello del match race. New Zealand si è rivelato potente e affidabile in tutte le condizioni, in particolare con brezza leggera: un bel passo avanti dalle frequenti rotture del 2003. Alinghi ha mostrato accelerazioni e manovrabilità al vertice della flotta durante il circuito di regate preliminari. New Zealand però ha il vantaggio di aver gareggiato due mesi nella Vuitton, sviluppando la barca e migliorando le sue prestazioni, nel confronto costante con gli altri sfidanti. Sarà sufficiente per battere Alinghi? Il team svizzero ha proseguito gli allenamenti solitari tra SUI 100 e SUI 91, affrontando anche Desafío, Luna Rossa e i kiwi.

Il nome del timoniere di Alinghi rimarrà un segreto fino alla vigilia, ma le probabilità giocano a favore dell'americano Ed Baird (il suo rivale interno è Peter Holmberg). Il tattico sarà il kiwi Brad Butterworth, vincitore delle ultime tre edizioni: nel 1995 e 2000 con New Zealand, poi con il gruppo elvetico. Alinghi può vantare un equipaggio internazionale molto esperto, con il nocciolo duro dei neozelandesi provenienti dalle campagne di Black Magic. I kiwi hanno invece schierato il team più nazionale della coppa (14 neozelandesi su 17 uomini a bordo): sono più giovani ma ugualmente affiatati. Il timoniere sarà sempre Dean Barker, affiancato dal tattico americano Terry Hutchinson.

La tattica dei due team è davvero simile: rispettare le regole canoniche del match race, con la marcatura stretta dell'avversario. Hutchinson lo ha dimostrato nelle regate con Luna Rossa, senza mai concedere un centimetro di libertà a Torben Grael. Barker, al pari di Baird, è un timoniere che sa mantenere i nervi saldi, per conquistare il lato favorevole del campo in partenza e poi difendere un vantaggio anche minimo. Lo start è sempre un momento cruciale della regata: Barker possiede un ottimo controllo della barca, determinato ma senza rischiare inutilmente la penalità. Lo stile di Holmberg è invece più aggressivo di Barker e anche di Baird. Le regate, insomma, promettono un duello molto ravvicinato e combattuto sul filo dei secondi, con le squadre impegnate a raggiungere la perfezione, evitando al contempo eccessivi rischi.
20 giugno 2007