Alinghi vuole difendere la coppa, ma New Zealand è pronto all'attacco
di Luca Re
La vigilia della Coppa America è un'ostentazione di coraggio e fiducia nei propri mezzi, da parte dei due contendenti: il defender Alinghi e lo sfidante Team New Zealand. Il duello sarà tra SUI 100, la barca più nuova del team svizzero, e NZL 92, il missile che ha stracciato Luna Rossa nella Vuitton Cup. Il timone di Alinghi sarà nelle mani dell'americano Ed Baird, affiancato dal tattico neozelandese Brad Butterworth. A bordo anche due italiani, Lorenzo Mazza e Francesco Rapetti.
«Non vedo l'ora di andare in acqua domani», dichiara con entusiasmo il patron di Alinghi, Ernesto Bertarelli, che come sempre darà il suo contributo all'equipaggio nel pozzetto di poppa. «Dal 2003 Alinghi ha seguito un percorso quasi perfetto - spiega Bertarelli - ma ripetere una vittoria è più difficile che vincere la prima volta. Nella scorsa edizione probabilmente non eravamo tra i favoriti e quindi abbiamo colto tutti di sorpresa, ma questa volta siamo stati il punto di riferimento, tanto che molti ci hanno addirittura copiato. Se non vinceremo sarà una gran delusione, per questo dovremo essere molto umili».
Lo skipper e tattico della squadra elvetica, il kiwi Brad Butterworth, ama ripetere che sarà la barca più veloce a vincere: «SUI 100 rappresenta lo sviluppo del lavoro che abbiamo svolto su tutte le barche precedenti. Sono molto contento della sua velocità». Uno dei punti a favore di New Zealand potrebbe rivelarsi la maggiore complicità nella coppia formata dal timoniere e dal tattico (Dean Barker e Terry Hutchinson), ma Butterworth non sembra turbato dalla lunga sfida interna tra Ed Baird e Peter Holmberg, prima della decisione finale sul timoniere di ruolo. «Ho passato molto tempo in barca con Baird - afferma lo skipper - preparandomi per questa sfida. Se qualcosa dovrà andare male, non potrà essere certo il nostro affiatamento a essere messo in discussione».
Il pronostico favorisce Alinghi, ma il timoniere kiwi Dean Barker è convinto di poter duellare ad armi pari: «Durante le regate di selezione abbiamo dimostrato di essere un ottimo team e siamo contenti delle prestazioni della nostra barca. Sappiamo che Alinghi è un gruppo fortissimo: in tutti questi anni è sempre stato il punto di riferimento. Ci vorranno almeno tre regate per capire veramente come andrà a finire». Terry Hutchinson, il tattico americano di New Zealand, ripropone la sua visione del match race fondato sulla marcatura stretta: «Sarà importante prendere un piccolo vantaggio in partenza per poi controllare l'avversario durante il resto della regata. Il nostro punto di forza è la solidità del team, il lavoro dell'equipaggio».
22 giugno 2007