New Zealand vince una sfida impossibile: adesso Alinghi deve inseguire
di Luca Re
La seconda vittoria consecutiva di New Zealand ha la consistenza di uno schiaffo per Alinghi: il defender ha sognato invano di vincere una sfida totalmente in preda ai capricci di Eolo, che a metà percorso pareva davvero compromessa. I kiwi volano nella prima bolina, accumulando quasi un minuto e mezzo di vantaggio, per poi subire la rimonta incredibile del team svizzero. La poppa finale è un concentrato di sorpassi fino al traguardo: i neozelandesi vincono per 25 secondi portandosi sul 2-1, al termine di una regata emozionante, che ha stravolto anche le regole classiche del match race. Brezza leggera e ballerina, raffiche difficili da interpretare, errori da entrambe le parti: la sfida è una girandola di fughe, continui sorpassi, salti di vento.
I kiwi volano nella prima bolina
Dean Barker sacrifica lo scatto in partenza pur di conquistare il lato destro del campo: Alinghi si trova così con 50 metri di vantaggio dopo il via, ma le scelte tattiche premiano New Zealand. I kiwi corrono solitari sulla destra, mentre il defender naviga dalla parte opposta (è un cosiddetto split start). Ed Baird, al timone di Alinghi, vira per primo, quando la separazione laterale tra le due barche supera gli 800 metri. È una situazione insolita per Terry Hutchinson, il tattico americano di New Zealand, abituato a marcare stretto l'avversario, ma il vento soffia costantemente a destra e vale la pena inseguirlo. I kiwi diventano un miraggio per l'equipaggio di Alinghi: il margine di New Zealand sale a 100 metri, poi 200, 300 e oltre, grazie alla maggiore pressione del vento sulle vele dello sfidante. Il defender gira la prima boa con il distacco abissale di un minuto e 23.
Alinghi recupera, ma New Zealand resiste
New Zealand inizia la poppa con un vantaggio che sembra rassicurante: 400 metri. I rischi però sono sempre in agguato, considerando le condizioni meteorologiche imprevedibili. L'obiettivo di Hutchinson è uno solo: rispondere alle mosse di Brad Butterworth. Alinghi recupera 21 secondi, grazie anche al pasticcio dei neozelandesi al cancello di poppa. Il prodiere finisce in mare per qualche istante; la barca rallenta la manovra perdendo velocità preziosa. Il margine dei kiwi precipita senza paracadute nella seconda bolina per un momentaneo problema sulle vele: Alinghi è di nuovo in scia dei fuggitivi. Il defender continua il suo formidabile recupero e torna davanti per alcuni metri. New Zealand resiste da sottovento, superando nuovamente Alinghi, anche se per un breve periodo. Il duello di virate ribalta momentaneamente le sorti della regata: Alinghi riesce a guadagnare il margine necessario per passare sulla prua di New Zealand e girare la boa con 13 secondi. La poppa finale si gioca interamente sui salti di vento: l'arrivo è da infarto, con New Zealand che vince per 25 secondi dopo un'altalena snervante di buchi e raffiche propizie.
26 giugno 2007