Continua la sfida nel secondo girone: Luna Rossa vola, Shosholoza annaspa
di Luca Re
Luna Rossa dietro China Team: il secondo girone della Vuitton Cup inizia con questo miraggio. Il dragone cinese non è certo un fulmine di guerra, ultimo in classifica senza vittorie, appena tornato in acqua dopo i rattoppi allo scafo. Però ha deciso di sputare un po' di fuoco sui ragazzi Prada in versione turn over, con Philippe Presti al posto di Francesco De Angelis, Charlie McKee alla tattica e via elencando. È un disastro la partenza di James Spithill (sempre al timone nonostante i cambi), il giovane talento australiano che stavolta si è scottato con Pierre Mas, il condottiero del team franco cinese. Luna Rossa vacilla, si assopisce, scatta con 14 secondi di ritardo sulla linea dello start e rimane a poppa del dragone al primo incrocio di bolina. Poi riprende a volare, gira la boa con 17 secondi di vantaggio, mentre i cinesi rivestono i panni dei perdenti e arrancano come da copione. Spithill riapre gli occhi per cancellare il miraggio inquietante: bye bye Pierre, arrivederci al traguardo. Per la cronaca, China Team accumula un distacco di tre minuti.
La battaglia dopo la bonaccia
La regata di Luna Rossa può servire da lezione: vietato distrarsi. Meno male che l'avversario era China Team, altrimenti si rischiava di pagare un conto salato. La Vuitton Cup prosegue senza un attimo di respiro: il calendario è compresso, si corre tutti i giorni per la sventura iniziale della bonaccia che ha rimandato più volte le sfide del primo girone. Così gli equipaggi non possono modificare assetti e attrezzature o recuperare le forze: vincerà il team più esperto, concentrato, in grado di scacciare la stanchezza e la pressione dei concorrenti più agguerriti. Lasciando il gruppo dei tre top team (Oracle, Luna Rossa e New Zealand in ordine di classifica), la battaglia si concentra per il quarto posto che vale le semifinali. Adesso è occupato dai padroni di casa, gli spagnoli di Desafío, con tre punti di vantaggio sulla coppia Mascalzone/Victory. Purtroppo il consueto vento ballerino ha rinviato il match clou della giornata: Mascalzone contro Team New Zealand. BMW Oracle ha invece sbriciolato Team Germany, mentre Victory ha battuto Shosholoza. I bucanieri sudafricani del Comandante Sarno naufragano nelle retrovie, lasciando forse definitivamente la rotta verso l'approdo in semifinale. La colpa è della rottura del tangone: il timoniere Paolo Cian ha dovuto lottare ad armi spuntate nella poppa finale, subendo l'arrembaggio dei vichinghi, rimasti sempre dietro ma lesti a sfruttare l'occasione propizia.
30 aprile 2007