Si rompono le vele di New Zealand: Alinghi vince la quinta regata (3-2)
di Luca Re
Un piccolo strappo sullo spinnaker di New Zealand consegna la vittoria ad Alinghi sul classico piatto d'argento: è un punteruolo della malasorte che scardina i circuiti dei robot neozelandesi, mandandoli in pieno stato confusionale per cinque minuti. La vela si rompe, il secondo spi diventa un garbuglio, il terzo si gonfia con grave ritardo. Alinghi ringrazia, saluta i kiwi freneticamente impegnati a rintuzzare i danni e sorpassa la barca neozelandese nel primo lato di poppa. Il team svizzero vince così per 19 secondi, portandosi sul 3-2 in questa tiratissima finale di Coppa America. Il bello è che tutto è iniziato nel migliore dei modi per gli sfidanti: Dean Barker ha dominato la partenza, passando la prima boa con 12 secondi di vantaggio, nonostante il vento a 15 nodi favorisse il defender. New Zealand può vantare lo stesso una buona notizia: la barca è velocissima, perché il distacco finale è notevolmente inferiore al tempo perso per l'avaria.
La partenza bruciante di Barker
Dean Barker vince nettamente la partenza: lo skipper kiwi evita il dial up (pausa con le prue al vento), con una manovra piuttosto aggressiva, che sorprende Ed Baird. Così New Zealand inizia un lungo inseguimento sulla poppa di Alinghi, che termina con una giostra in mezzo alle barche degli spettatori per poi lanciarsi verso la linea dello start. Barker mantiene il controllo da sopravvento fino al momento del via, scattando in piena velocità con 30 metri di vantaggio, mentre Alinghi deve compiere una virata e partire con più lentezza sulla destra. New Zealand vira subito per marcare l'avversario; la barca svizzera resiste da sottovento nel primo bordo verso l'estremità destra del campo di regata. Barker riesce a domare il recupero di Alinghi, conservando un margine di qualche metro e virando direttamente in layline (la linea che indica la rotta ideale per la boa). A quel punto, Baird può solo accodarsi ai kiwi, accusando un ritardo di 12 secondi alla chiusura della prima bolina.
Il black out di New Zealand in poppa
New Zealand combina un vero disastro in poppa: un black out di cinque minuti che lascia la barca senza spinnaker. È un piccolo buco sulla vela che toglie la corrente all'equipaggio kiwi: il prodiere inizia la manovra per ammainare lo spi e issare quello nuovo, quando la vela si rompe del tutto. Il secondo spi sale attorcigliandosi, senza gonfiarsi. New Zealand si trova così con ben due vele inutilizzabili che sbattono al vento. Finalmente l'equipaggio riesce ad issare il terzo spi (sempre con qualche patema, perché anch'esso rimane incaramellato, come si dice in gergo, per vari secondi). Il primo è poi recuperato a bordo, invece il secondo è lasciato in mare. Alinghi approfitta del trambusto per sorpassare i kiwi e guadagnare 26 secondi al cancello di poppa. New Zealand riprende le armi in pugno per dare battaglia di bolina, ma recupera solo due secondi al giro della terza boa e altri cinque nella poppa finale.
29 giugno 2007