Luna Rossa aggancia Oracle al primo posto, crolla Mascalzone
di Luca Re
È rivoluzione in classifica della Vuitton Cup. Luna Rossa batte Victory e aggancia Oracle in testa, grazie alla contemporanea e incredibile vittoria di China Team sugli americani, complice una rottura che ha frenato la corsa del missile guidato da Chris Dickson. Mascalzone smette invece di sognare e di stupire, crollando sotto il peso micidiale di altre due sconfitte consecutive (dopo quelle contro Luna Rossa e Victory al termine del primo girone). Questa volta sono i francesi di Areva e Team New Zealand a mettere la prua davanti a Mascalzone, che nelle ultime quattro regate ha conquistato la miseria di zero punti. I napoletani collezionano errori e rotture: ultima quella del tangone (nel match con i neozelandesi) con il prodiere Paolo Bottari finito in mare, poi subito recuperato. Desafío Español completa la disfatta dei mascalzoni, vincendo per un secondo la volata con +39 e conservando la roccaforte del quarto posto. I conti sono presto fatti: gli spagnoli scappano con 19 punti, mentre Mascalzone finisce alla deriva verso la parte bassa del tabellone. È fermo a 14 a pari merito con Shosholoza, che ha vinto il match con Team Germany.
È successo un po' di tutto nelle acque più agitate del solito a Valencia, a cominciare dall'avaria su Oracle. Il team di Larry Ellison è costretto a navigare quasi tutta la regata senza genoa (vela asimmetrica di forma triangolare), per la rottura dello strallo, il cavo che collega la testa d'albero alla prua. Così l'equipaggio stellare capitanato da Chris Dickson ha perso velocità lasciando campo libero al dragone cinese. Luna Rossa intanto ha piegato la strenua resistenza dei vichinghi, che restano al quinto posto con 16 punti e qualche spiraglio per la rincorsa alle semifinali. Le regate più emozionanti sono però Mascalzone/Areva e Desafío/+39. Mascalzone vince come sempre la partenza, grazie a quel mastino di Jes Gram-Hansen, vero specialista dello start. Areva resta incollata all'avversario, per poi girare la prima boa con otto secondi di vantaggio. Il lato di poppa è un duello serrato di strambate, che alla fine sorride ai transalpini: Mascalzone è davanti per due secondi, ma sbaglia la manovra e soprattutto si becca una penalità. Al traguardo paga un distacco appena superiore ai due minuti.
+39 sembra un team rinato contro Desafío, ma la fortuna premia gli spagnoli. La partenza è una vittoria netta per Iain Percy, il timoniere inglese della squadra gardesana, che spinge il rivale Karol Jablonski fuori traiettoria e guadagna subito un buon vantaggio. La barca italiana rimane sempre davanti, fino al momento disgraziato della seconda bolina, quando rompe la scotta del genoa. L'equipaggio risolve il danno, ma Desafío riprende i fuggitivi e ingaggia un duello fino al traguardo. Jablonski beffa Percy per l'inezia di un secondo, lasciando l'amaro in bocca ai ragazzi di +39. È una vittoria che vale oro per gli spagnoli, ormai vicinissimi a staccare un biglietto per le semifinali. La barca italiana perde anche la sfida contro Areva, ricevendo una penalità e rompendo lo spinnaker.
30 aprile 2007