Una Finanziaria «leggera nei numeri e corposa nei provvedimenti». Una Finanziaria «orgogliosa, di svolta, il cui obiettivo é affrontare in positivo i problemi della società italiana». Così il presidente del Consiglio Romano Prodi, ha iniziato la conferenza stampa a Palazzo Chigi, per illustrare la manovra per il 2008. «In precedenza abbiamo messo a posto i conti, adesso - ha sottolineato - investiamo nel futuro. Abbiamo fatto un gioco di squadra a vantaggio di cittadini, famiglie e imprese. Abbiamo rispettato gli impegni. Distribuiamo il dividendo di una buona politica fiscale, diamo ai cittadini il frutto della lotta all'evasione».
Per il premier sono «sorprendenti» le critiche ricevute dal Governo per il passaggio in due tempi dal Consiglio dei ministri della manovra e del collegato welfare e sui capital gain. Il premier ha confermato che dalla tabella di marcia adottata il collegato sul welfare sarà approvato dal prossimo Consiglio dei ministri, ma «data la mole di lavoro, ho ritenuto di dividere il lavoro in due tempi».
Punto centrale della manovra, la casa, sottolinea il premier, che ha ricordato i 550 milioni per ristrutturare il patrimonio pubblico edilizio e per dare inizio a un fondo che costituirà il volano per la costruzione di nuove abitazioni. «È un grande piano per la casa che da decenni non si vedeva nell'agenda politica italiana».
Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha sottolineato che rispetto allo scorso anno si tratta di una manovra leggera, di restituzione fiscale. «Quella di quest'anno sarà snella nelle cifre e nelle norme. L'anno scorso ci furono 217 articoli, quest'anno saranno meno di 100 con una entitá pari a un terzo, a circa 11 miliardi», sottolinea il ministro. «È bene ricordare», prosegue, che la Finanziaria «è solo la correzione rispetto alla legislazione vigente» e che «c'è il rischio di guardare a quello che viene dato ai singoli settori sono attraverso la manovra» che «è un dettaglio rispetto al complesso delle risorse disponibili».
Gli interventi fiscali, dice il ministro dell'Economia, arrivano con due anni di anticipo. «Si attua giá da quest'anno l'indicazione contenuta nella Finanziaria dell'anno scorso». E sottolinea di aver «detto più volte che i frutti della lotta all'evasione bisogna prima di tutto averli e poi redistribuirli, e ho anche detto che sarebbe stato difficile avere questi elementi» in tempo per la Finanziaria 2008. «Sei mesi fa - conclude il ministro - non l'avrei ritenuto possibile».
Il ministro illustra una sorta di decalogo sulla manovra. Primo, una Finanziaria trasparente, snella e leggibile. Una manovra che comincia a diminuire la pressione fiscale (punto 2) e a distribuire i dividendi della lotta all'evasione attraverso misure per la casa, i non autosufficienti e le fasce deboli (punto 3). Una Finanziaria che interviene sulla fiscalità delle imprese con semplificazioni e riduzione di costi (punto 4). Piena applicazione, poi, al protocollo sul Welfare in materia di previdenza, nuove tutele e lavoro (punto 5). Risorse aggiuntive, poi, andranno a infrastrutture, università e ricerca (punto 6). Sono anche previsti maggiori aiuti ai Paesi in via di sviluppo (punto sette). E, ancora, «continua la riqualificazione della spesa pubblica» (punto 8) e si riducono i costi della politica (punto 9). Infine si riducono il deficit e il debito (punto 10).
Sul capitolo casa il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco ha detto che è allo studio del Governo l'ipotesi di concedere un'agevolazione per l'affitto anche ai giovanissimi che escono di casa. «Ci stiamo lavorando - dice Visco - ma non sappiamo se i soldi a disposizione ce lo permetteranno». Sempre a proposito della casa Visco spiega che viene previsto «un abbattimento tale da uniformare» la tassazione degli immobili «che oggi é più alta per i piccoli Comuni rispetto ai grandi».
