Si avvicina il terzo atto dell'andata degli ottavi di finale di Champions League con la sfida senza dubbio più bella e interessante del turno: quella tra Inter, saldamente in testa alla Serie A, e il Chelsea di Carlo Ancelotti, la corazzata inglese di patron Roman Abramovich, alla quale il tecnico di Reggiolo ha dato una bella spruzzata di italianità. Sfida tra giganti del calcio europeo, sfida tra allenatori di classe e di personalità, più volte avversari (o "nemici", per dirla alla Mou) sulle due sponde del capoluogo lombardo, quando Carletto allenava il Milan.
La gara di domani - ore 20.45 al Meazza - catalizzerà l'attenzione di tutta Europa: se il Chelsea è saldamente sul podio della grandi del vecchio continente e guida il campionato inglese con quattro punti di vantaggio sul Manchester United, l'Inter deve riuscire a fare le (due) partite della vita, per dimostrare finalmente di poter ambire alla coppa dalle grandi orecchie, vero sogno della società e dei tifosi, primo fra tutti del presidente Massimo Moratti, che quasi esclusvamente per questo motivo ha portato in Italia lo Special One Josè Mourinho.
E proprio alla gara con il Chelsea di Ancelotti e di capitan Terry (reduce da uno scandalo sexy che gli è costato la fascia di capitano in Nazionale) l'Inter arriva dopo giorni di vera e propria tempesta: agli attacchi lanciati a mezza Serie A da Mourinho venerdì in conferenza stampa, sono seguiti il tesissimo 0-0 interno con la Samp, il gesto delle manette mimate dal tecnico di Setubal, la telefonata tra il presidente Massimo Moratti ed il numero uno della Federacalcio Giancarlo Abete e, le polemiche sugli arbitri e la storica stangata che il giudice sportivo ha inflitto ai nerazzurri: tre turni con maxi-ammenda di 40mila euro a Mou, due turni ad Esteban Cambiasso e Sulley Muntari, una giornata a Walter Samuel e Ivan Cordoba, inibizione al dirigente Gabriele Oriali e forte multa al club.
A San Siro il Chelsea si troverà di fronte, quindi, un'Inter ferita, reduce da tre pareggi consecutivi in campionato e con l'imprevisto del portiere Julio Cesar, che ha avuto un incidente stradale per fortuna senza conseguenze. Vedremo se i nerazzurri riusciranno a trasformare in rabbia agonistica le tensioni accumulate in questi giorni. In attacco rimane il dubbio Eto'o-Pandev per il posto accanto a Milito titolare inamovibile. Per la partita, che sarà arbitrata dallo spagnolo Mejuto Gonzalez, Carlo Ancelotti è stato colpito da qualche imprevisto soprattutto in difesa: senza Josè Bosingwa, Joe ed Ashley Cole, Michael Essien e Yory Zivkhov, il Chelsea recupera Frank Lampard ed Alex. In attacco confermatissima la coppia Didier Drogba e Nicolas Anelka (37 gol stagionali), con Florent Malouda vertice alto del rombo di centrocampo e Michael Ballack sulla destra. In difesa, coppia centrale John Terry e Ricardo Carvalho, mentre a destra ci sarà il serbo Branislav Ivanovic.
Mourinho al centro delle scommesse
Interessante la valutazione della sfida di Champions sul fronte dei bookmakers. Secondo gli scommettitori le sanzioni ricevute dall'Inter in campionato potrebbero avere un effetto negativo sulla concentrazione della squadra prima della sfida contro il Chelsea. Già in precedenza la strada per l'Inter era considerata in salita (2,45 nel testa a testa per il passaggio del turno, rispetto all'1,50 assegnato ai Blues); secondo i siti di scommesse italiani la partita sarà invece più aperta, con l'Inter a 2,60 per Matchpoint/Eurobet, il Chelsea a 2,90 per Snai, il pareggio a 3,15 per Better/Snai. Vittoria in casa per l'Inter e pareggio a Stamford Bridge sono dati a 1,45 per Snai.
Per i bookmakers inglesi da questa partita potrebbe dipendere proprio il futuro del portoghese a Milano. Oltremanica hanno infatti rivisto al ribasso la quota per il suo ritorno in Premier League: per William Hill l'addio di Mourinho all'Inter prima dell'avvio della prossima stagione calcistica vale appena 1,40, mentre un altro anno da interista si gioca a 2,75, (stessa offerta identica per Mou sulla panchina del Manchester City). Una curiosità: in Inghilterra hanno pensato di aprire proprio due scommesse speciali in onore dello "Special One": espulso in entrambe le gare (34,00); freddissimo, tanto da non stringere nemmeno la mano a Carlo Ancelotti nè all'andata, nè al ritorno, in tabellone a 17,00. Ovviamente lo stadio Meazza - come nelle grandi occasioni - sarà tutto esaurito: il prezzo dei ticket dai 21 euro del terzo anello ai 350 di un posto in tribuna d'onore. Per i pochissimi posti rimasti e ancora acquistabili online dai ritardatari i 20 euro del terzo anello si trasformano in 100 euro, mentre i 350 diventano 1500 euro.
I numeri delle due società
Il bilancio 2008-09 della società nerazzurra si è chiuso con ricavi per circa 180 milioni, ma anche con una perdita di 154 milioni di euro, che ha portato ad un altro aumento di capitale di 70 milioni di euro interamente coperto dal presidente Massimo Moratti. Complessivamente i 14 anni di gestione Moratti hanno generato una perdita monstre di circa 1,15 miliardi di euro, di cui circa 730 milioni coperti dal presidente, mentre ammontano a 431 milioni di euro i debiti a fine bilancio 2008-09, parzialmente compensati da 66 milioni di euro di crediti.
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