Speciali in evidenza
Speciale Smau
Speciale ambiente
Speciale scuola
Speciale Auto
Un anno di rincari
Speciale mutui
Voli low cost
Speciale ETF
Studi di settore
Risparmio energetico
Auto & fisco
Navigatori GPS
Musica Mp3
Guida alle facoltà
Come risparmiare
XV Legislatura
shopping 24

Servizi

Il Sole Mobile

Servizi Ricerca

Tecnologia e Business

ARCHIVIO »

27 ottobre 2006

Un cuore di silicio nei personaggi della «Gang del Bosco»

M.Cia.
Galleria fotografica

Un cuore di silicio batte nel cuore dei personaggi della “La Gang del Bosco”, l’ultimo film di animazione della DreamWorks, la casa che ha firmato classici dei cartoon in tre dimensioni come Madagascar o Shrek, lungometraggio quest’ultimo che ha rappresentato uno stacco netto rispetto al passato, per modalità narrativa ed ironia ma anche per il livello della tecnologia utilizzata nella produzione e post produzione.
Per dar vita all’orsetto lavatore RJ e ai suoi amici, protagonisti del nuovo film, DreamWorks e Amd hanno unito nuovamente le loro forze.
La «Gang del Bosco» (Over The Edge), nelle sale in questi giorni, racconta la storia di RJ che convince un gruppetto di simpatici animali a spingersi oltre una grossa siepe in cerca di cibo: l'avventura inizia quando gli animali iniziano a interagire con gli abitanti della zona.
«La Gang del Bosco» sfrutta inedite e sofisticatissime tecniche di animazione digitale che fino ad oggi sarebbero state impensabili da ottenere a causa delle limitazioni di potenza calcolo. Invece, grazie alla tecnologia dei processori dual-core a 64 bit di Amd, montati su server, workstation, anche notebook e desktop della californiana Hp, gli artisti di Dreamworks Animation hanno potuto avvalersi di strumenti capaci di costruire immagini animate e di modificarle a piacimento per dar sfogo alla loro creatività.

Duemila anni di calcoli. Per dare un’idea della potenza di calcolo messa a disposizione per generare personaggi, immagini, animazioni ed effetti speciali sempre più realistici, basti pensare che il rendering - ovvero la fase di elaborazione del filmato in cui pelle e texture vengono applicati ai protagonisti e appaiono poi come vengono visti sullo schermo - ha richiesto 17,75 milioni di ore di elaborazione. In pratica se si fosse usato un solo computer monoprocessore sarebbero stati necessari quasi duemila anni. Invece, utilizzando, il calcolo simultaneo di molti eleboratori collegati in rete, ed equipaggiati con cpu dual-core, cioè con due cervelli che lavorano in tandem, è stato possibile completare l’opera in tempi decisamente più ragionevoli nonostante la ricchezza di dettagli, le ombre assolutamente realistiche e gli effetti speciali.
L'animazione non è centrata soltanto attorno ai protagonisti, ma anche l'ambiente circostante deve avere vita propria, tutto deve essere in sintonia e ogni minimo dettaglio va studiato attentamente. Per esempio, anziché disegnare ogni singola foglia, i creativi hanno utilizzato algoritmi innovativi e formule matematiche per la creazione simultanea di più alberi e delle foglie. Inoltre, premendo un pulsante, è stata creata un'intera foresta da una moltitudine di diversi alberi. Anche il passaggio oltre la siepe della tartaruga Verne, è stato un altro esempio di quanto le foglie siano state create in modo realistico. Capelli lunghi, pellicce, fitte foreste, microscopici dettagli sono solo alcuni esempi di ciò che è possibile fare grazie alla tecnologia di elaborazione video abilitata che permette la creazione di un ambiente virtuale dove i tecnici e gli artisti lavorano a stretto contatto e senza sosta per realizzare un ecosistema suggestivo e d'effetto.
Durante la realizzazione della pellicola, numerose telecamere sono state posizionate strategicamente nei punti in cui gli attori doppiavano un personaggio in modo da coglierne le espressioni più caratteristiche. Ad esempio è stato possibile trasferire all'orsetto lavatore RJ la mimica facciale e le espressioni di Bruce Willis che gli ha dato la voce.
Per realizzare «La Gang del Bosco» gli artisti e i tecnici della DreamWorks si sono affidati a oltre 200 workstation Hp xw9300 e server Hp ProLiant DL145G2 basati su processori dual-core Amd Opteron. Si tratta di microprocessori capaci di ridurre drasticamente i tempi di rendering e di migliorare la produttività degli studios poiché consentono ai tecnici di lavorare su più scene simultaneamente e compiere più operazioni insieme.
I server sono stati riuniti in cluster per formare una sorta di supercomputer. Con questa architettura è possibile realizzare le immagini più velocemente ed elaborare rapidamente differenti elementi grafici che sono determinati nella trama del film, modificando visivamente - cioè in tempo reale - luci, colori e animazioni. Il tutto si traduce in immagini più realistiche, effetti speciali di maggiore impatto dove la soglia tra realtà e finzione diventa impercettibile.


Il codice dei sogni - di Luca Tremolada


 

Suggerimenti

>Info quotazioni

A richiesta, via sms, la quotazione istantanea e in tempo reale del titolo che ti interessa

>Flash news

Scarica il programma gratuito, e ricevi sul tuo desktop le ultimissime notizie di economia e finanza

News

Borsa
-

Cerca quotazione