Sono lontani i tempi in cui lo "sbloccaggio" dell'iPhone era una prerogativa di alcuni pochi "smanettoni". Non è più necessario estrapolare da Internet informazioni e software perseguendo lo scopo di rendere utilizzabile lo smartphone di Apple con qualsiasi Sim telefonica. Oggi la soluzione è semplice, veloce e (quasi) indolore. Nel giro di pochi mesi, otto per la precisione, si è passati da un procedimento lento, laborioso e in parte pericoloso a un sistema che consente semplicemente di stare seduti sulla sedia e delegare a un programmino tutto il carico di lavoro.

Se preferite agire con il "fai da te" potete sempre affidarvi alla pletora di siti che descrivono passo per passo il procedimento manuale di sbloccaggio. Questo si divide in due fasi: il "jailbroking" e l'aggiramento dell'attivazione. Il primo serve a sproteggere il sistema operativo per permettere l'installazione di applicazioni di terze parti, così da aggiungere i componenti che servono alla seconda fase. Ovvero, quella dell'attivazione fittizia che avviene con AnySim, il più diffuso tra i software che tolgono il lucchetto software con cui Apple ha imbrigliato l'iPhone per farlo funzionare solo con le Sim degli operatori che sono scesi a patto con l'azienda di Cupertino. Questa, in breve, la procedura manuale, ma che non è molto diversa nella filosofia da quella automatica oggi disponibile con i software "punta e clic" che si scaricano liberamente on-line. Tra questi, merita di essere citato Ziphone, il più semplice e che può intervenire anche sui modelli di cellulare acquistati con una qualsiasi versione del sistema operativo.

Permette di fare l'aggiornamento all'ultima release e di sbloccare tutte le funzioni: basta premere un tasto. Ziphone è disponibile nelle versioni per Mac e Windows e recentemente è scaricabile nella versione 3. Questa opera anche sugli iPod Touch per permettere l'installazione di software non ufficiali. La procedura è semplice: si connette l'iPhone (o lo si aggiorna all'ultima versione) e si avvia Ziphone. Si selezionano i due comandi di sblocco. A questo punto, meglio non avere fretta. In una manciata di minuti il telefonino carica le impostazioni modificate che gli consentono poi di gestire la Simdel vostro operatore.

Niente di più semplice e affidabile. Se preferite non intervenire in alcun modo sul software installato di serie da Apple, la soluzione si chiama TurbSim. Si potrebbe definire un involucro intelligente per la Sim. Si tratta, dunque, di un metodo di tipo hardware per sbloccare l'iPhone che, grazie a questo dispositivo, crede di avere a che fare con una scheda telefonica originale. TurboSim maschera quella originale e la fa apparire, per esempio, di un gestore supportato ufficialmente dallo smartphone.

Ma tutti questi sistemi sono già quasi superati. Il più evoluto metodo per sbloccare l'iPhone è quello nuovo proposto da Dev Team, ovvero il gruppo di sviluppatori che per primo ha dato vita al metodo del jailbreaking. Il termine coniato per questo nuovo sistema è "pwned". Il sistema è nato per superare le protezioni della più recente versione del sistema operativo, la 2.0, attualmente ancora in fase di beta ma che vedrà la luce a giugno e aggiunge numerose funzioni importanti. Il Dev Team si è portato avanti introducendo un procedimento più complesso e per il momento eseguibile solo con Mac OS X. Da quanto emerge, si tratterebbe di creare una versione personalizzata del sistema operativo che poi va caricata utilizzando un apposito strumento previsto nel kit per attuare il "pwned". Lascia perplessi il fatto che si tratta di una vera e propria modifica del firmware, non tanto l'aggiramento dei lucchetti software studiati da Apple per bloccare le Sim non autorizzate. Niente paura: sul sito di Ziphone è già stato annunciata la release del software che libererà anche il sistema operativo 2.0. Si tratta solo di aspettare qualche settimana.

RISULTATI 0 0 VOTI
|	Condividi su: Facebook Twitter |Vota su OkNotizie |Altri