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Facebook, è davvero così difficile uscirne?

di Luca Salvioli

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10 novembre 2008
Prigioniero di Facebook
La radio ora si ascolta con Live Messenger

Diversi lettori, nei commenti all'articolo di Andrea Bajani intitolato «Prigionieri di Facebook», segnalano come in realtà cancellare il proprio profilo dal sito di social networking più diffuso al mondo non sia poi così difficile. È vero? Dipende. Esistono due soluzioni. La prima - consigliata da diversi utenti - consiste nell'andare sulla propria pagina. Cliccare "Settings" e quindi "Deactivate Account". Il sito chiede all'utente come mai abbia deciso di togliere la propria iscrizione. Una volta scelta l'opzione, per esempio «perdo troppo tempo», Facebook propone una soluzione per ridurre il numero di mail ricevute, cercando di convincere l'utente a mantenere l'iscrizione. Beninteso: nulla di invadente, se si hanno le idee chiare basta un click, si saltano le domande e il proprio profilo non è più accessibile.

Le informazioni personali non sono più visibili, ma restano su Facebook. «Potrai riattivare il tuo account in ogni momento effettuando il login con il tuo indirizzo email e la relativa password», informa il sito. Anche se si è già attivata la cancellazione, basta inserire utente e password per ritrovare le stesse foto, le stesse informazioni, gli stessi amici. È su questo punto che nei mesi passati, in particolare negli Stati Uniti, diversi utenti hanno sollevato la polemica: fino a quanto i server conserveranno la nostra vita digitale? Il tema ne abbraccia uno più ampio: quello della privacy nel tempo del web 2.0 e il cloud computing. Informazioni, dati, memoria e capacità di calcolo sono sempre più su internet e non necessariamente su supporti fisici (dalla chiavetta usb al singolo server). Finiscono sulla "nuvola", ma se la nostra identità digitale viene virtualizzata chi controlla la nuvola controlla la nostra vita.

Il sito di social network in realtà, rispetto agli inizi, ha modificato diverse funzioni per rispettare la privacy e sicurezza degli utenti. A partire dal modello di advertising, passando dall'accessibilità dei singoli profili a utenti sconosciuti. Fino alla cancellazione. In fondo alla propria pagina, a destra, c'è il tasto "Help" (nella versione inglese, molto diffusa anche in Italia perchè arrivata prima). Una volta entrati nella pagina, si scopre che la prima richiesta fatta dagli utenti è «delete». Con questa opzione, spiega Facebook, i dati vengono cancellati «in maniera definitiva senza opzioni per un ripristino». È la soluzione ideale per chi, dopo essersi iscritto al sito, si stufa di aggiornare tutta la lista di presunti amici su ogni suo movimento, sensazione o pensiero. Può disattivare il profilo per sempre. E imparare a convivere con la sensazione di "non" essere su Facebook.

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