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Touch display, sei anti-iPhone in prova

di Mario Cianflone e Roberto Faggiano

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Una premessa doverosa: l'iPhone offre il miglior sistema a comando tattile del mercato. Nessuno smartphone senza tastiera mette a disposizione il multitouch. E questo fa la differenza. Ferma restando la supremazia della macchina Apple sugli altri dal punto di vista dell'interfaccia ecco, ecco una comparativa di sei cellulari che costituiscono una valida alternativa al melafonino. Abbiamo messo alla sbarra Blackberry Storm, Htc Hd, Nokia 5800, Samsung Omnia, Sony Ericsson Xperia X1, Toshiba G810. Cinque sono touch puri, mentre il nippo-svedese monta una tastiera estraibile. A parte il Blackberry e il Nokia, tutti gli altri utilizzarono, con gioie e dolori, il sistema operativo Windows Mobile ma con forti personalizzazioni per attualizzarlo e adattarlo all'uso con il polpastrello.
Si è fatto attendere ma ne valeva la pena. Il Sony Ericsson Xperia X1 è uno smartphone particolare: è un touch comodo nell'uso ma quando il gioco si fa duro, leggasi e-mail, sms e chat sul Messenger, ecco che arriva una tastiera a serramanico che fuoriesce dal lato sinistro. L'X1 è indubbiamente un oggetto di lusso con un prezzo decisamente alto (650 euro) ma è costruito in modo superbo. Domina il metallo e questo conferisce una sensazione di grande robustezza. L'interfaccia è specifica. Sotto c'è sempre il cuore di Windows Mobile che resta un sistema operativo per Pda aggiornato con funzioni telefoniche e mostra i limiti di essere pensato per l'uso con lo stilo. Tuttavia, il primo esponente del nuovo category brand Xperia offre una speciale interfaccia a pannelli. Sullo schermo possono esserci fino a nove panel, ovvero icone-widget attraverso i quali si possono raggiungere o lanciare gli applicativi. Sono ambienti personalizzabili, scaricabili dal Web. Sono davvero molto comodi: sono una sorta di interfaccia grafica, che sovrapposta a quella, un po' ostica, di Windows Mobile, rende touch questo smartphone. E se nelle altre funzioni non si vuole usare lo stilo a disposizione vi è anche un mouse ottico a dito.
Il Nokia 5800 è il primo touchphone del colosso finlandese. Può essere considerato come uno dei veri anti-iphone, sebbene sia non uno smartphone in senso stretto, quanto piuttosto un musici-fonino; appartiene, infatti, alla serie XpressMusic ed è dedicato alla musica. Monta un ampio display sensibile al tocco delle dita, e all'occorrenza al pennino. L'uso è abbastanza agevole. Tuttavia il touch sulle prime disorienta. Ma è un male comune ad altri esponenti di questa nuova categoria che spesso fanno rimpiangere la tastiera. Ci si abitua velocemente e si apprezza poi l'immediatezza d'uso e la dimensione di icone e caratteri. Il display touch trasmette un piacevole feedback sensoriale che rende agevole l'uso. Tuttavia anche in questo caso la tecnologia mostra alcuni limiti di impiego. Sotto la luce forte, o con le dita bagnate l'utilizzo, del Nokia e di tutti i touch phone in prova, è problematico soprattutto nella gestione della rubrica e negli sms
La migrazione da altri telefoni Nokia è semplicissima e la gestione dell'archivio musicale è al livello dei migliori player mp3. Non manca il bluetooth stereo (indispensabile in un prodotto di questa fascia) e la connettività wi-fi, in aggiunta a quella cellulare Hsdpa. Buona la fotocamera da 3.2 megapixel.
Il Samsung i900, meglio noto come Omnia è l'interpretazione coreana del concetto di touchphone. Sconta un'estetica fin troppo simile, quasi clonata, a quella del rivale iPhone, ma non è privo di originalità e di grandi doti. Si basa su Windows Mobile e per alcune funzioni da Pda bisogna ancora usare lo stilo, ma l'interfaccia grafica messa a punto da Samsung è serenamente utilizzabile in punta di dita. Grazie a comode icone si accede a funzioni quali: la navigazione sul Web con browser Opera, la gestione delle chiamate, la posta elettronica, i messaggi sms e mms, l'accesso al player multimediale e alla fotocamera.
E per di più offre un'eccellente risposta sensoriale: una vibrazione, infatti, dà la netta sensazione di premere un pulsante vero. La piacevolezza d'uso si abbina a una dotazione tecnica di primordine che lo rendono particolarmente indicato alla multimedialità. A iniziare dalla fotocamera da 5 megapixel per finire con la memoria da 8 o da 16 giga a seconda delle versioni. Funziona, la pari di altri, anche modem (l'iphone questo non lo sa fare) ed è dunque un valido compagno per un pc portatile o per un netbook.
Utile il sistema che "riconosce il sorriso". Anche il Samsung, al pari degli altri modelli in prova, monta un accelerometro che permette la rotazione automatica del display. Il Gps è integrato e permette la navigazione satellitare con software adatti. E questa è una feature che troviamo anche su gli altri smartphone con Windows Mobile che facilmente digeriscono ottimi programmi come quelli di TomTom, Navigon e Garmin. Le finiture sono eccellenti e si apprezza il mouse ottico a dito che permette di fare a meno dello stilo. Non chiamatelo anti-iphone.
Dal nuovo Blackberry Storm è scomparsa la rotellina multifunzione che li aveva sempre caratterizzati, lasciando il posto a un più pratico schermo sensibile al tocco. Il display è di ottima qualità e presenta un'interfaccia grafica molto ben fatta, facile da interpretare e suddivisa in tante caselle. La sorpresa è che per selezionare la funzione non basta sfiorare la sua casella ed evidenziarla, ma bisogna anche premere lo schermo. Una modalità insolita ma che alla fine si rivela utile per non sbagliare nessuna mossa, la sensibilità dello schermo poi sembra variare da zona a zona: a volte bisogna ripassare più volte. In compenso il tocco è a prova di dito di dimensioni normali. Dal punto di vista operativo è finalmente sparito il tasto di accensione troppo sensibile, anche se si poteva fare ancora di meglio per evitare accensioni indesiderate. Dopo qualche minuto di utilizzo il nuovo Storm sembra di qualche anno più avanzato dei modelli precedenti, tutto è più semplice e immediato e le funzioni sono maggiori e più utili. L'eliminazione della tastiera ha reso disponibile un display più grande per una migliore resa delle funzioni multimediali. Modesta invece la qualità delle tv comprese nel pacchetto Vodafone.
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