Vendite al palo. Questo il responso che emerge dal rapporto pubblicato da Gartner relativo al mercato dei personal computer in Europa occidentale per il primo trimestre del 2009. L'incremento di domanda si è infatti fermato allo 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per complessivi 15,3 milioni di computer consegnati, e solo grazie ai pc bonsai il bilancio non si è chiuso in profondo rosso. Allargando la fotografia alla regione Emea (Europe, Middle East and Africa) la flessione sale al 9,5%.
Ranjit Atwal, principal analyst di Gartner, ha inquadrato la situazione così: «Se non fosse stato per i netbook tutti mercati dell'Europa occidentale avrebbero visto un calo ancora più poderoso. Il segmenti professionale è sceso oltre il 20% in un anno e questo perché le grandi organizzazioni hanno esteso la vita dei computer già presenti in azienda. Per contro il comparto consumer si conferma in salute in virtù della forte domanda di mini pc portatili».
Il settore, nel complesso, non è quindi uscito dalla crisi che ne ha condizionato l'andamento degli ultimi mesi e la dimostrazione arriva dai dati relativi al Regno Unito, primo bacino di utenza europeo con la Germania i volumi di vendita hanno superato di poco quota tre milioni di pezzi e il raffronto con i primi tre mesi del 2008 è negativo del 5,1% in relazione ai limitati investimenti in hardware (soprattutto in materia di pc desktop) delle imprese. Più confortanti i risultati del mercato tedesco: la crescita è stata del 4,5%, per poco più di tre milioni di computer venduti, grazie al boom dei prodotti consumer e portatili (in salita del 17%) e dei mini notebook in particolare (ne sono stati spediti 374mila).
Sempre dall'Inghilterra arriva anche un altro messaggio significativo. Acer, proprio grazie ai computer in miniatura, ha incrementato le vendite del 40,6% in Uk e rafforzato in tutta l'area Western Europe il proprio ruolo di prima rivale di Hewlett Packard. La società americana rimane al primo posto della classifica con una market share del 22,8% ma vede ormai vicinissima la casa taiwanese, in rialzo del 31,6% e arrivata a catturare il 22,1% della domanda. Il confronto fra le due "superpotenze" dei pc mette in evidenza una tendenza ben precisa: chi ha cavalcato appieno il fenomeno netbook - Asus e Acer in primis - ha visto schizzare verso l'altro le rispettive quote di mercato a scapito dei tradizionali big: Dell ha perso tre punti di share e visto crollare le vendite del 22%, Hp ha consolidato nel trimestre un modesto incremento dell'1,2%.
Il Belpaese corre a due cifre, Samsung fa il botto
Dalle risultanze del rapporto di Gartner emergono infine altre due aspetti di una certa rilevanza. Il primo riguarda Apple, che nel Regno Unito è entrata nella "top five" del ranking (con una quota di mercato del 4,8%) prendendo il posto di Fujitsu Siemens Computers, ormai focalizzatasi sui servizi informatici e non sul mass market dei pc. La seconda riguarda il mercato italiano, che a sorpresa ha messo a segno una crescita nel trimestre dell'11,9% con poco meno di 1,8 milioni di unità vendute.
Anche nel Belpaese Acer domina la scena con una market share del 31%, grazie a vendite in salita del 23,2% rispetto ai primi tre mesi del 2008, davanti ad Hp, che copre il 26,5% della torta. Le migliori prestazioni le hanno comunque effettuate i tre produttori che completano i primi cinque posti della classifica: Asus è cresciuta del 37,9% arrivando a una quota di mercato del 9,7%, Apple sfiora il 4% grazie a un incremento del venduto del 24,8% ma chi ha fatto il vero grande salto è stata Samsung. Il cheabol coreano è salita dall'1,1% al 5,5% di market share in virtù di vendite che sono quintuplicate nei dodici mesi. E la sensazione fra gli addetti ai lavori è che non di fermi qui.