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Il Web sulla Tv "free" e a portata di telecomando

di Gianni Rusconi

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News, le informazioni finanziarie e di Borsa, il meteo, giochi, i social network e tutto ciò che si portano appresso, dalle foto ai contatti passando naturalmente per i video: l’essenza del Web, in poche parole. Che diventa facilmente accessibile seduti comodamente in poltrona davanti al televisore, premendo un apposito tasto del telecomando. I contenuti di Internet sulla Tv, per essere ancora più pratici. Di questo fenomeno si parla da tempo, con Apple che ha fatto anche in questo campo da pioniera, almeno a livello di modello commerciale). All’ultimo Consumer Electronic Show di Las Vegas, a inizio gennaio, il matrimonio fra Web e piccolo schermo è stato celebrato con molta enfasi e fra i protagonisti di questa unione c’era Yahoo (a braccetto con Intel) e la sua  “Connected TV”. Di cosa stiamo parlando? Di una tecnologia che porta alcuni dei servizi più popolari della Rete (quelli di Yahoo in primis) su selezionati modelli di televisori flat di Samsung Sony, Lg Electronics, Toshiba e Vizio, uno dei produttori di Lcd che vanno per la maggiore negli Stati Uniti. Attraverso semplici passaggi, tale tecnologia permette di visualizzare foto e video e di consultare notiziari di vario genere usando il telecomando in dotazione, navigando a piacere in una finestra nello schermo fra i “widget” che rimandano ai contenuti presenti on line su Yahoo! Finance o Yahoo! news come su Flickr, Twitter e (fra qualche tempo) YouTube, Facebook ed eBay. Entro fine anno dovrebbero essere, almeno nelle intenzioni, circa un centinaio. Come funziona il tutto è in sostanza molto semplice: i “widget” sono lo strumento che rendono fisicamente utilizzabili i servizi Web di cui sopra (o altri creati ad hoc da sviluppatori e media company) sugli apparecchi televisivi predisposti, un software ad hoc permette di personalizzarli a piacere e sceglierli da un’apposita “Gallery”. Agli occhi dell’utente i “widget” scorrono nella parte basse dello schermo e si attivano aggiornati in tempo reale in una sorta di grande “pop up” sul lato sinistro dello stesso: telecomando alla mano, che dal 2010 Yahoo confida possa essere dotato di tastiera Qwerty a scorrimento, si naviga in Connected Tv alla stessa maniera di come si naviga in Rete da uno smartphone. L’unica condizione necessaria è che l’apparecchio sia collegato a Internet, o tramite cavo di rete o via Wi-Fi (se il Tv è dotato dell’apposito modulo di connessione).
La scommessa di Yahoo è di quelle ambiziose, parte integrante del nuovo corso voluto dal Ceo Karol Bartz, e conferma la volontà della casa di Sunnyvale di guardare oltre, o comunque in un modo diverso, al business della ricerca e della pubblicità on line, puntando su contenuti e servizi di intrattenimento “evoluti”. Dopo l’anteprima americana di inizio 2009, l’avventura di Connected TV sta per prendere forma anche in Europa e in Italia e il compito di creare le condizioni per renderlo un servizio molto popolare è nelle mani di Shirlene Chandrapal, Business Development Director del progetto in Yahoo! Europe. “La filosofia alla base della soluzione – ha detto al Sole24ore.com la manager di origine indiana – è quello di permettere agli utenti di accedere ad applicazioni e servizi di uso comune, facilmente, velocemente e in modo personalizzato. É un add on che migliora l’esperienza di intrattenimento senza impattare sui costi di acquisto del televisore”. Yahoo, infatti, come conferma Chandrapal, non venderà la piattaforma ai produttori di Tv e non chiederà loro alcun fee; i costi si pagheranno sempre con la pubblicità e al momento l’ipotesi di un marketplace da cui scaricare, a pagamento, i servizi e le applicazioni presenti nella Widget Gallery (sempre e comunque certificati da Yahoo) non sembra essere troppo fondata. Il modello di business è però ”aperto” nel senso che ogni publisher può scegliere se far pagare o meno i contenuti in modalità “pay per view” o legare agli stessi specifici formati pubblicitari.
Gli obiettivi, come detto, sono però molto ambiziosi. “Pensiamo che fra Stati Uniti ed Europa – ha confermato in proposito Chandrapal – si venderanno circa otto milioni di televisori e set top box Connected Tv entro il 2009 e 35 milioni entro il 2010, grazie al numero sempre maggiore di modelli che integreranno il servizio e di partner, produttori e publisher, che supporteranno la piattaforma”. Per quanto riguarda l’Italia, i nomi di questi ultimi sono al momento “top secret” ma è noto che in gioco vi sono molti dei broadcaster e delle media company attive nel Belpaese. Sul fronte dei televisori, chi si sente già pronto a credere nelle Internet Tv sappia che al momento gli unici HdTV disponibili in Italia con il Widget Engine sono di Samsung. Il produttore coreano avrà l’esclusiva del servizio per l’Europa fino a ottobre e vende, da due mesi a questa parte, le famiglie 8000, 7100, 7000, 750 e 650 con l’applicativo di Yahoo “inside”.

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