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Dietro la scelta di Murdoch ci sono naturalmente motivazioni di business e se il magnate australiano è convinto del fatto che presto altri gruppi editoriali seguiranno il suo esempio molti dubbi rimangono sull'entità del "sacrificio" da chiedere, anzi imporre, ai consumatori. Un prezzo per singola news? Un abbonamento mensile flat per accesso illimitato a tutti i contenuti? Un piano a consumo? Di numeri non se ne fanno ancora ma è sempre più gettonata l'idea che il futuro a breve termine dell'informazione on line potrebbe sfociare in un modello "ibrido", e cioè in siti strutturati per offrire notizie flash gratuite e articoli di approfondimento (e altri contenuti multimediali) a pagamento. Con alle spalle - non è un dettaglio da poco e gli store digitali di Apple ne sono un'evidente conferma - un sistema di pagamento telematico affidabile, veloce e assai semplice da usare.