5 dicembre 2005 |
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«Gente di mare» sommerge la fiction di Canale 5di Riccardo Siliato |
Il mercato televisivo italiano è caratterizzato dall’esistenza di periodi detti di “garanzia”.
Ce n’è uno in autunno, dall’ultima settimana di settembre alla prima settimana di dicembre, e uno a primavera, da fine febbraio alla prima settimana di giugno. La divisione in periodi in cui gli ascolti sono garantiti sottintende la possibilità, per le imprese che investono in pubblicità televisiva, di essere risarcite qualora le quote d’ascolto raggiunte fossero inferiori a quelle previste. Questa pratica, che esiste solo in Italia, è un’idea di Publitalia, concessionaria di pubblicità delle reti Mediaset. Il risarcimento non è in denaro, consiste nell’ulteriore e gratuita messa in onda degli spot che non abbiano raggiunto i risultati d’ascolto garantiti. Le garanzie sono vincoli utili nella fase di contrattazione e di vendita, che hanno lo scopo di ridurre gli effetti negativi dell’instabilità nella produzione di ascolto tipica delle reti televisive. Ogni rete ha un’elevata e in gran parte imprevedibile variabilità di audience; una sera può produrre un ascolto, e la sera successiva meno della metà. Giornali, emittenti radiofoniche e siti giornalistici su Internet, non hanno andamenti così mutabili, dispongono di pubblici strutturalmente più fedeli. La televisione con la garanzia appiana questa sua debolezza in alcuni mesi dell’anno, quelli in cui la domanda di spazi è più pressante, gli investimenti pubblicitari sono più ingenti e i prezzi sono più alti.
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