«Quando si parte il gioco della zara / colui che perde si riman dolente / ripetendo le volte e tristo impara...». I versi con cui si apre il VI canto del Purgatorio ci ricordano che il gioco coi dadi era diffuso anche i tempi di Dante (zara viene dall'arabo asar, che significa difficile, da cui deriva anche azzardo in italiano e hasard in francese). Sembra che il gioco si facesse con tre dadi e un problema di gioco con tre dadi viene sottoposto anche a Galileo da un amico. Gettando tre dadi, dice l'amico, si vede che 9 e 10 si possono ottenere entrambi con 6 diverse combinazioni. Sembrerebbe dunque che sia ugualmente facile ottenere il 9 oppure il 10. Eppure l'esperienza del gioco mostra che è più vantaggioso puntare sul 10 anziché sul 9. Com'è possibile? Sapete dare una risposta?
Problema 2
Un altro problema, sul quale fu chiesta ancora una volta l'opinione di Galileo, era il seguente molto dibattuto fra i gentiluomini fiorentini del tempo: un cavallo, che vale in realtà 100 corone, è stato stimato da un gentiluomo 10 corone e da un altro 1000 corone. Quale delle due stime era più stravagante? Quale secondo voi fu la risposta di Galileo?