C' era una volta la matita rossa e blu, che graduava gli errori (non solo quelli di lingua) a seconda della gravità. Oggi c'è la sottile linea rossa (e verde): quella del correttore di Word, ormai attivo in tutti i programmi del pacchetto Office, che segnala a video con una sottolineatura rossa - per l'appunto - gli errori di ortografia, con una verde quelli di sintassi e di stile.
Questo cyber-maestrino informatico ha dalla sua il fatto di assistere alla composizione di tutti i nostri testi digitati (nel segreto del tuo pc, la prof non ti vede; il correttore automatico sì...), ma - anche nella nuova versione 2007 - continua a mostrare qualche difetto. Da un lato, la sottolineatura verde non rinuncia ad alcuni vezzi puristici, prendendosela con parole come realizzare nel senso di «capire», anglicismo impiantato in italiano da più di cinquant'anni, o condannando l'uso di certi vocaboli in base a soggettive categorie estetiche (comunque sarebbe «parola logora», regolamentare «parola brutta»). Dall'altro - fatto più grave -, gli inevitabili limiti di una correzione meccanica fanno sì che la sottolineatura rossa si lasci sfuggire qualche errore di troppo (nell'esercizio che si propone qui sotto, circa un terzo).
Molto più sicuro, allora, rivolgersi alle tradizionali grammatiche (ottime, tra le altre, quella di Serianni e quella di Dardano e Trifone) e ai dizionari (su carta o cd-rom, c'è solo l'imbarazzo della scelta: Zingarelli, Sabatini-Coletti, Devoto-Oli, Garzanti, De Mauro). Oppure, fare un giro in rete e dare un'occhiata alle risposte offerte a tanti dubbi linguistici dai siti dell'Accademia della Crusca (www.accademiadellacrusca.it), dell'Enciclopedia Treccani (www.treccani.it; sezione Lingua e linguaggi) e della Società Dante Alighieri (www.ladante.it).
Ora però non barate: restate lì dove siete e mettetevi alla prova.
Prova di ortografia
Individuate nel testo che segue tutti gli errori di ortografia, tenendo conto che in alcuni casi la norma ammette più di una variante.
La mia famiglia
La mia famiglia è sempre stata un pò strana perchè, mal grado siamo molto uniti, ognuno fa' come gli pare. Io dò sempre fastidio perchè mi piace scorazzare per tutte le stanze, accellerando in corridoio. Mio padre come torna a casa dice che vuole stare un pò con sé stesso e si va a fare gli sciaqui col colluttorio e poi guarda le previsioni metereologiche in tivù. Mia madre, quando deve chiamare me e i miei fratelli, si confonde e non si ricorda più qual'è il nome di chi, perchè siamo tanti. Si, è molto distratta: sta sera nel caffé per papà ci ha messo il sale ed adesso papà stà strillando e dice che è esterefatto e che lei non ha coscenza! Sennonché poi fanno pace, per fortuna della quiete famigliare. Insomma, sembra proprio di stare ne "I Cesaroni"!