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Ultimatum di Atene alla Ue, altrimenti c'è l'Fmi

di Vittorio Da Rold

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18 marzo 2010

Il Fondo monetario ha già concesso 222 miliardi di dollari di salvataggi

La Grecia dà una settimana di tempo all'Europa: o il Consiglio dell'Ue di giovedì 25 marzo metterà sul piatto per Atene l'aiuto di 25 miliardi di euro cui ha bisogno, oppure il ricorso all'Fmi diventerà inevitabile. E se le parole pronunciate dal premier George Papandreou al Parlamento europeo suonano come un ultimatum, questo non sembra scalfire la ritrosia di Berlino verso quello che sarebbe il primo salvataggio di un Paese nella storia della zona euro, evento vietato dal Trattato di Maastricht. Anzi la Germania si apre alla possibilità che Atene ricorra all'Fmi, come ha affermato un alto funzionario del governo Merkel, allontanando l'ipotesi di un'intesa europea. L'unione monetaria rischia così di diventare un semplice currency board, un aggancio valutario come fu il serpentone Uem.

La Merkel in vista di importanti elezioni interne non se la sente di sfidare l'impopolarità del salvataggio greco in tempo di crisi e quindi spera che i greci si salvino da soli. Salvataggio comunque difficile anche giuridicamente a causa del Trattato di Maastricht che con la clausola del "no-bailout clause" impedisce ai paesi della zona euro di intervenire per salvare la Grecia. E poi c'è il Fondo monetario di Dominique Strauss-Kahn che ha gestito la crisi con grande professionalità allocando nel periodo della crisi (Settembre '08 - Agosto '09) ben 83,2 miliardi di dollari (di cui il 76% è finito nell'Europa dell'Est.

Una cifra di tutto rispetto che sale a 165 miliardi di dollari se aggiungiamo le Facility Credit lines messe a disposizione di Colombia, Messico e Polonia.
L'ammontare di aiuti è però ben superiore, perché i pacchetti Fmi includono un certo "burden sharing" con altre istituzioni quali Ue e la Banca Mondiale: la cifra in questo caso complessiva di salvataggi arriva a 140 miliardi di dollari (222 miliardi se aggiungiamo le FCL).
Un buon biglietto da visita per Strauss-Kahn, l'uomo che ha salvato il mercato con l'intevento pubblico e che si appresta a candidarsi alle prossime presidenziali in Francia contro Nicolas Sarkozy in grave affanno

Alla Grecia non serve la camicia di Forza (di Roberto Perotti).Berlino apre all'ipotesi Fmi per gli aiuti alla Grecia
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18 marzo 2010
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