L'innovazione può avere la forma di un palloncino, messo lì, proprio alla fine di un catetere, per migliorare la qualità della vita di chi è affetto da malattie cardiovascolari e liberare le coronarie ostruite senza invadere il corpo. Ma può essere anche un cubo che tiene dentro di sè tutta la tecnologia multimediale o un telescopio che proteggerà la terra. L'innovazione può avere una forma ed essere tangibile, ma non sempre è così. Non necessariamente esce da un laboratorio di ricerca, alle volte è un'idea che arriva da una mente che lotta semplicemente per continuare a fare impresa quando il mercato è saturo di un prodotto, come le calze da donna, e allora si inventa le calze tecniche per ridurre i traumi degli sportivi. Oppure è una mente che vuole iniziare a fare impresa, ma in un modo nuovo, applicando a un prodotto come il gelato le regole dei ristoranti stellati: solo materie di prima scelta e fresche. Queste forme e idee diverse, coraggiose, spesso faticose, sono partite con una destinazione comune: il mondo. E pare che lo stiano conquistando.
 | Nata alla fine degli anni '50 a Castel Goffredo, nel cuore del distretto della calza, la Trerè della famiglia Redini ha saputo nel corso degli anni reinventare la propria attività. L'azienda chiuderà il 2009 con un fatturato di 50 milioni di euro, in crescita di oltre il 30%.
Un'eccezione, all'interno di uno scenario di crisi globale, realizzata attraverso un brusco cambio di strategia negli ultimi anni. La società, che occupa 120 dipendenti in Italia (e altri 80 in Bosnia) ha infatti deciso di puntare con decisione sul prodotto tecnico, orientato all'attività sportiva.
L'innovazione di prodotto ha portato le calze "tecniche" X-Socks in 33 paesi nel mondo, avendo come testimonial ben 30 diverse nazionali sportive. Da tre anni, inoltre, l'azienda ha avviato una linea di abbigliamento intimo ed esterno, con vendite aumentate di oltre il 50%. |
 | Cubovision, l'ultima evoluzione nel multimediale, è opera sua. Mauro Fantin, 48 anni, ha fondato nel 2002 Visionee alle porte di Treviso. Trenta dipendenti, 4 milioni di fatturato nel 2009 ma già contratti per decuplicarlo l'anno prossimo. Visionee è ovviamente la testa del sistema, fra le braccia vi sono aziende dell'ex Finmek e con tutta probabilità a breve anche la sede de L'Aquila. Cubovision è la punta di diamante, per il momento, di una produzione tutta giocata sull'innovazione ad alta tecnologia. «In un unico 'box' - spiega Fantin - si possono avere un servizio di IT television affidabile già con una banda da 2 mega, il digitale terrestre, la web tv di You tube, il video on demand ma anche foto e filmati di casa e musica. Telecom ha capito per prima l'idea e conta di piazzare nel 2010 400.000 Cubovision. Siamo in trattativa con altre aziende Usa». |
 | Il telescopio che difenderà la terra si studia in un laboratorio di ricerca di Milano. È qui che ha sede la Carlo Gavazzi Space, capofila di un gruppo di imprese che realizzeranno per l'Esa, l'Agenzia spaziale europea, il primo prototipo di telescopio spaziale con superfici riflettenti attive. All'azienda lombarda che investe tra il 10 e il 15% del fatturato in ricerca e sviluppo spetterà il compito di realizzare tecnologie di puntamento veloce, capaci di seguire i movimenti in orbita dai dieci centimetri di diametro in su. Difficile da immaginare, come ogni risultato finale di lunghi studi e ricerche, ma per tradurre il sistema della Carlo Gavazzi Space, l'immagine più vicina è quella di «un cannone che deve mirare un oggetto in movimento e aggiustare la mira in continuazione perché questo oggetto attraversa ad alta velocità la finestra del telescopio», come dice il direttore generale Roberto Aceti. Con l'obiettivo di proteggere la terra. |
 | A Roncadelle, vicino Brescia, da anni sono alla ricerca di soluzioni mini-invasive per l'interventistica coronarica, periferica e carotidea. Il centro di questo continuo cercare è la Invatec, un'azienda che ormai ha all'attivo 384 brevetti e collabora con medici e centri di eccellenza di tutto il mondo per migliorare l'aspettativa e la qualità di vita dei pazienti. Dal suo dipartimento di ricerca e sviluppo, guidato da Roberto Ghidini, sono usciti dispositivi medicali ad altissima tecnologia per il trattamento minimamente invasivo delle malattie cardiovascolari attraverso la disostruzione delle arterie, utilizzando cateteri con palloncino e stent. In 12 anni l'azienda ha conosciuto una crescita costante, testimoniata dai continui traguardi raggiunti e immediatamente superati, che l'hanno portata da piccola realtà familiare con pochi collaboratori a solido gruppo che oggi occupa più di 800 persone distribuite in cinque siti produttivi e altrettante sedi commerciali dirette. |
 | Si fa riconoscere da lontano Grom. Prima a Torino dove nel 2003 è stata aperta la prima gelateria. Poi in tante altre città italiane, arrivate oggi a 23. E del mondo che per ora sono tre. Ovunque, da Milano a Tokyo, la lunga coda davanti ai negozi è ormai un fil rouge. Il limone sfusato di Amalfi, la nocciola tonda gentile delle Langhe, la pesca di Leonforte, il pistacchio di Bronte, la fragolina di Ribera hanno conquistato il mondo ripagando l'idea di Federico Grom e Guido Martinetti che hanno applicato alla produzione del gelato artigianale un principio comune a quello dei ristoranti stellati: materie prime di qualità assoluta. La ricerca li ha costretti a valicare molti confini, dalle Langhe alla Sicilia al centro America, la loro idea di gelato a stabilire regole rigorose: solo frutta fresca e di stagione, niente uso di coloranti o additivi chimici, acqua di montagna di Lurisia, latte fresco intero di alta qualità, uova biologiche. In tutto il mondo. |
