Nicolas Sarkozy ha annunciato oggi la creazione di un Istituto internazionale per l'energia nucleare, di cui saranno chiamati a far parte i migliori docenti e ricercatori francesi, nel quadro di una rete internazionale che avrà il compito di formare specialisti di nucleare civile nel mondo. Sarkozy, nel corso di una conferenza sul nucleare civile presso la sede dell'Ocse a Parigi, ha chiesto alla Banca mondiale, alla Berd e alle banche di sviluppo di finanziare lo sviluppo del nucleare civile.
«Non comprendo e non posso accettare l'ostracismo al nucleare nei finanziamenti internazionali», ha detto Sarkozy. «Bisogna che la banca mondiale, la Berd (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) e la banche di sviluppo si impegnino risolutamente nei finanziamenti» ha proseguito.
Presente anche il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che nel suo intervento ha sottolineato: «Il programma nucleare italiano procede nei tempi previsti. Il governo italiano sta creando le condizioni necessarie affinchè le imprese possano avviare i lavori per la costruzione della prima centrale nucleare entro il 2013». Il ministro ha poi affermato che «a breve verrà costituita l'agenzia per la sicurezza nucleare che garantirà l'adozione delle soluzioni tecnologiche più avanzate». «L'Italia condivide l'impostazione del presidente francese Sarkozy e intende promuovere in sede europea un quadro condiviso di norme, l'adozione dei più elevati standard di sicurezza, l'armonizzazione delle procedure autorizzative e delle strategie per la gestione e la sistemazione dei rifiuti radioattivi».
Gli investimenti necessari per la realizzazione del nucleare nel nostro paese ammonterebbero a 23 miliardi di euro, un budget che, spalmato in un periodo di 9 anni, dal 2013 al 2021, comporterebbe un costo medio annuo di poco più di 2,5 miliardi. La stima è del rapporto del Centro europa ricerche sulle «politiche per la riduzione delle emissioni», in base al piano del governo per lo sviluppo dell'energia atomica, che prevede di coprire il 25% dei consumi finali di energia elettrica attraverso il nucleare, entro il 2022. Come precisa il Cer, si tratta di analisi che fanno riferimento a un valore medio, pari a 1.850 euro (2.800 dollari) per KW di energia prodotta, «una stima che rappresenta un valore modale all'interno di un ampio campo di variazione di costi di impianto, che ha generalmente estremi che vanno da 1.500 a 4.000 dollari per KW prodotta».
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