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FINANZA

Molti lo dicono, ma pochi cambiano sportello

di Paolo Zucca

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21 giugno 2008

«Adesso cambio banca». Tutti lo dicono, pochi ancora lo fanno. Quando ci si confronta con i numeri si scopre che il tasso di abbandono di sistema resta su quel 7-8% attorno al quale si è ormai stabilizzato negli anni, nonostante tutti gli sforzi sulla portabilità gratuita dei conti correnti (e auspicabilmente dei relativi dossier titoli) e sulla rapidità di applicazione.
Va tenuto presente che le chiusure di conti avvengono per scelta, ma anche per semplice razionalizzazione dopo le tante aggregazioni bancarie. Il consorzio PattiChiari misura in oltre un milione gli italiani che, dal febbraio 2007 al maggio 2008, hanno compiuto il gran passo.
Non sono pochi, ma non è neanche quel "liberi tutti" che doveva favorire l'incrocio fra la domanda e l'offerta migliore. PattiChiari (167 banche aderenti per l'84% degli sportelli) riporta che il sistema bancario italiano ha modificato nello stesso periodo circa 10 milioni di domiciliazioni di bollette, quindi le utenze e i pagamenti ricorrenti delle famiglie. In media quindi dieci pagamenti automatici per ogni conto.
Obiettivo di PattiChiari è di favorire il rapido trasferimento del pagamento delle utenze ricorrenti quando si cambia banca e di riscontrare la risposta del sistema (il trasferimento di Rid e altri ordini automatizzati avviene in media in 4,5 giorni). Con le spese di chiusura sostanzialmente cancellate (anche se non mancano tentativi di gonfiare i costi definiti tecnici) ci si potrebbe immaginare una concorrenza crescente e quindi un incremento dei tassi di infedeltà.
Le banche online sono sempre state un approdo favorevole per chi vuole abbassare i costi operando direttamente. Nella pagina a fianco «Plus24» ha effettuato un primo test, dopo un mese, sulla nuova CheBanca! partorita nei sacri uffici di Mediobanca. Dopo poche settimane l'amministratore delegato Christian Miccoli non ritiene di fornire dati suoi nuovi clienti. Le due candid bank effettuate nelle filiali di Milano e Roma non possono tracciare tendenze (a Milano vi erano cinque clienti, apparentemente già operativi, mentre a Roma la filiale era deserta). Bisognerà attendere del tempo per verificare il successo o meno del tentativo in corso.
Certo, la sensazione diffusa fra le banche concorrenti è che i tempi siano cambiati e l'offerta di conti deposito e di servizi online sia meglio presidiata. E che la remunerazione offerta da CheBanca! non sia così competitiva come lo era stata nelle fasi iniziali quella del Conto Arancio. Per questo il movimento dei clienti, secondo gli altri operatori, sarebbe al momento limitatissimo. Resta da capire quanti italiani abbiano valutato e accantonato l'offerta e quanti invece non l'abbiano ancora avvicinata.
Solo con i dati ufficiali si potrà capire se la nuova struttura retail di Mediobanca potrà diventare il riferimento di centinaia di migliaia di risparmiatori in cerca (senza fretta) di un nuovo istituto.

paolo.zucca@ilsole24ore.com

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