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Sharif per decenni ha rappresentato la bus-sola spirituale per i seguaci del terrorismo islamista. Ex comandante dell'organizzazione terroristica egiziana al-Jihad e fra i primi fondatori di al-Qaida insieme al suo vecchio socio della facoltà di medicina dell'università del Cairo, Ayman al-Zawahiri, Sharif è autore di due libri che hanno gettato le basi ideologiche per una guerra religiosa globale. Da novembre 2007 Sharif ha cambiato fronte. In carcere dal 2001, ha scritto Razionalizzare il jihad in Egitto e nel mondo, una revisione a 360 gradi del sostegno precedentemente offerto alla guerra religiosa. L'opera,che si è diffusa velocemente negli ambienti jihadisti, mina alla base la legittimità di al-Qaida e di altri gruppi consimili, usando i loro stessi temi ideologici contro di loro. Come dice l'indignato Zawahiri,Sharifsta promuovendo l'ideaeretica di «un Islam senza jihad». Per ironia della storia, uno dei pensatori che hanno giocato un ruolo centrale nell'edificazione dell'ideologia del jihad potrebbe diventare uno dei suoi principali demolitori. «La gente odia l'America, e i movimenti islamisti percepiscono questo odio e questa impotenza. Scagliarsi contro l'America è la via più rapida per ottenere fama ed egemonia fra arabi e musulmani. Che vantaggio ci può essere se tu distruggi uno dei grattacieli del nemico e lui distrugge uno dei tuoi paesi? Che vantaggio ci può essere se tu uccidi uno dei suoi cittadinie lui ne uccide mille dei tuoi?».