ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER
16 settembre 2009
15 settembre 2009
14 settembre 2009

11 Settembre 2009

10 Settembre 2009

7 settembre 2009

6 Settembre 2009
5 Settembre 2009
4 Settembre 2009
3 Settembre 2009
2 Settembre 2009

1 Settembre 2009

31 Agosto 2009
30 agosto 2009
29 Agosto 2009
28 Agosto 2009
27 Agosto 2009
26 Agosto 2009
25 Agosto 2009
24 Agosto 2009
23 agosto 2009
22 agosto 2009
21 agosto 2009
20 agosto 2009
19 agosto 2009
18 agosto 2009
15 agosto 2009
14 agosto 2009
13 agosto 2009
12 agosto 2009

11 agosto 2009

POLITICA USA / Obama occhio alla fortuna del Gatto Felix

di Niall Ferguson

Pagina: 1 2 di 2
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
12 agosto 2009

«... PAGINA PRECEDENTE
Secondo i sondaggi, il 61% degli elettori disapprova l'operato del Congresso, contro un 31% che lo approva. Non solo: se le elezioni di metà mandato si tenessero oggi, i due partiti sarebbero testa a testa. Il motivo è evidente. Se il pacchetto di misure di stimolo è motivato da concrete ragioni macroeconomiche, i crescenti squilibri strutturali fra entrate e uscite nel bilancio federale terrorizzano gli elettori. Un recente sondaggio Usa Today/Gallup ha mostrato che il 59% degli americani considera eccessivi i livelli di spesa pubblica. La gestione del deficit di bilancio federale è l'aspetto meno apprezzato della politica di Obama.

Gli elettori hanno buoni motivi per disapprovare. Il deficit quest'anno probabilmente sarà di 1.800 miliardi di dollari. Il debito pubblico lordo si appresta a sfondare il limite di 12.100 miliardi di dollari fissato dal Congresso. Secondo lo scenario alternativo elaborato dall'Ufficio bilancio del Congresso, il debito pubblico potrebbe salire dal 44% del Pil dello scorso anno fino all'87% entro il 2020. Solo la spesa sanitaria potrebbe crescere dal 16 al 22% del Pil. Il divario fra uscite ed entrate in base all'ultima versione della legge licenziata dalla Camera sarebbe di 65 miliardi di dollari in poco più di un decennio. L'amministrazione non ha nessun piano di rientro: le previsioni di bilancio della stessa Casa Bianca mettono in preventivo un deficit di 1000 miliardi di dollari nel 2019.

Megadeficit prolungati nel tempo sono politicamente sbagliati. Ed economicamente forse sono perfino peggio. Lo scenario da incubo è un incremento dei timori per la solvibilità statunitense, che spingerebbe al rialzo i tassi d'interesse a lungo termine, soffocando sul nascere la ripresa. D'altronde siamo ancora ben lontani dall'aver riportato la leva finanziaria a più miti consigli. In rapporto al Pil, la ricchezza netta delle famiglie è precipitata ai livelli di vent'anni fa. Ma l'indebitamento delle famiglie è ancora vicino al record, con circa il 130% del reddito disponibile. Chiunque si aspetti una ripresa dei consumi privati sta sognando: in giugno la spesa individuale reale è diminuita. E inoltre la crisi immobiliare è tutt'altro che conclusa: il numero dei prime borrowers in ritardo sul rimborso del prestito è cresciuto del 13,8% fra maggio e giugno. Il tasso d'insolvenza delle imprese è già oltre l'11% e sta marciando verso il 13 per cento. Il contributo delle misure di stimolo alla crescita (la spesa mensile in rapporto al Pil) ormai ha superato il picco e di qui a gennaio 2010 sarà pari a zero. La partnership pubblico e privato per rilevare gli asset tossici delle banche è stata un flop. Il tasso di disoccupazione ufficiale nasconde un'impennata della disoccupazione di lungo termine che non ha precedenti nel dopoguerra.
Ricordiamoci che questa rimane una crisi globale: qualunque shock esterno (ad esempio una crisi bancaria in Europa) potrebbe far abortire la stabilizzazione economica, proprio come successe nel 1931 col fallimento della Creditanstalt, che regalò al mondo altri due anni di depressione.

Anche la politica estera del presidente potrebbe perdere pezzi. L'Iraq probabilmente diventerà più instabile ora che gli Stati Uniti hanno ritirato una parte dei soldati. Obama si è impegnato in un'escalation militare in Afghanistan e non c'è Paese più difficile al mondo da pacificare. L'amministrazione sembra sopravvalutare la pazienza dei cinesi, profondamente preoccupati per la sorte delle loro enormi riserve in dollari.
Dopo sei mesi dall'entrata in carica, Obama ha ancora tutta l'aria di un fortunato presidente da due mandati. Ma le cose potrebbero cambiare se l'impopolarità del ramo legislativo dovesse continuare a crescere fra gli elettori e se Obama fosse visto come il responsabile dell'incombente deragliamento dei conti pubblici. Lo scenario più inquietante per l'inquilino della Casa Bianca è un deficit galoppante che finirebbe per lasciarlo nella situazione più disastrosa possibile: un debito fuori controllo e una crescita stagnante.
Anche Felix the Cat vide la sua fortuna risucchiata dalla Depressione. Pat Sullivan, il suo creatore, morì alcolizzato nel 1933, incapace di accettare il fatto che il pubblico ormai preferisse roditori come Topolino e Jerry. Il presidente Obama dovrebbe prender nota.

12 agosto 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-