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Su Facebook la Pmi trova l'alleato del futuro

di Kermit Pattison

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15 novembre 2009

Imprenditori, fareste bene a prendere dimestichezza con Facebook. Un numero sempre maggiore di aziende sta facendo di Facebook un luogo indispensabile nel quale esporre la propria insegna. Le piccole imprese lo usano per trovare nuovi clienti, creare comunità online di fan dei loro prodotti e soprattutto scavare in quella miniera d'oro che sono le informazioni sugli utenti. «Dovete essere dove sono i vostri clienti e anche dove sono i vostri potenziali clienti», dichiara Clara Shih, autrice di The Facebook Era , appena pubblicato negli Stati Uniti da Pearson Education. «Tenuto conto che Facebook conta già 300 milioni di iscritti – aggiunge Shih – e che il loro numero è in costante aumento, quello è il posto giusto per trovare clienti per i vostri prodotti e servizi».

Per la maggior parte delle aziende, le Facebook Page (diverse dai profili individuali e dai gruppi Facebook) sono il posto migliore dal quale iniziare: queste pagine infatti consentono di raggruppare "fan", allo stesso modo dei personaggi famosi, delle squadre di calcio, dei musicisti e dei politici. Attualmente le Fan Page di Facebook sono 1,4 milioni e, secondo i dati forniti dal sito stesso, in esse si ritrovano ogni giorno circa 10 milioni di fan.
Le aziende, grazie a Facebook, possono creare facilmente una propria presenza sul web, anche se non hanno un proprio sito in rete; in ogni caso, a prescindere dalle pagine Facebook, dovrebbero mantenere un proprio sito su internet per raggiungere tutti coloro che non usano Facebook o ai quali i datori di lavoro proibiscono l'accesso a questo social network. Le aziende possono esporre un vanity address (indirizzi in forma più memorizzabile,
ndt ) in modo che il loro indirizzo su Facebook rifletta il nome aziendale, per esempio www. facebook. com/ Starbucks. Le Facebook Page possono includere link al sito web dell'azienda o a siti di e-commerce diretti come Ticketmaster o Amazon.

Facebook offre tutta una sfilza di strumenti e di network, ed è facile imboccare troppe strade dispersive. Per questo motivo Shih raccomanda che all'inizio gli esordienti si pongano una domanda molto semplice: qual è il mio obiettivo fondamentale? È attirare un maggior numero di clienti? Costruire o rafforzare la capacità dei consumatori di riconoscere il mio marchio? Creare un luogo di ritrovo per offrire assistenza alla clientela? Una volta individuato il proprio obiettivo primario, si può studiare la strategia più opportuna e più adeguata ad esso.
«Su Facebook si può sprecare molto tempo », continua Shih, che ha fondato Hearsay Labs, una società di software che fa affari con Facebook. «Ma quando si lavora, non si ha tempo da sprecare. Pertanto occorre individuare i propri obiettivi, iniziare a piccoli passi e fare soltanto ciò che consente di coronarli di successo».

A tal proposito Shih consiglia alle aziende che debuttano su Facebook di chiedere ad amici e parenti di diventare fan delle loro pagine, così da esibire un certo numero di sostenitori quando iniziano a essere presenti sul social network. Le pagine poi aumenteranno naturalmente poco alla volta grazie al passaparola - l'utente medio di Facebook ha 130 contatti - o con la pubblicità.
Naturalmente è possibile rendere dinamica e più attraente la propria pagina inserendo fotografie, commenti e informazioni utili. Una volta presa la mano, poi, si potranno aggiungere video o altre applicazioni business. Cercate di mostrare la vostra vera personalità: la pagina di un'azienda di gelati deve essere percepita in modo diverso dalla pagina di un impresario di pompe funebri. «Le pagine di maggior successo - sintetizza Tim Kendall, direttore marketing di Facebook sono quelle che riproducono con precisione la personalità dell'azienda».

Ecco alcune regole di base: i messaggi con i qualis'invitasoltanto a comperare non funzionano. Gli iscritti che ne fanno l'uso migliore utilizzano poco Facebook per vendere e molto per comunicare e interagire. Rispondete sempre ai fan e a chi vi critica. Date ascolto a ciò che vi si dice, a prescindere che sia qualcosa di positivo o di negativo: potreste perfino individuare qualche utile idea per migliorare la vostra attività. Aggiornate sempre i contenuti delle pagine. Utilizzate sempre gli status update e i newsfeed per informare i fan di avvenimenti speciali, concorsi, occasioni particolari e qualsiasi altra cosa interessante.

Alcuni uomini usano Facebook per incontrare donne single.
Chris Meyer lo ha utilizzato per trovare donne già impegnate: è un fotografo di Woodbury in Minnesota specializzato in matrimoni, fino a quel momento sfortunato nel procurarsi clienti con la pubblicità tradizionale.Un'inserzione di una pagina intera su una rivista per promessi sposi non aveva dato frutto alcuno e la sua presenza a una fiera commerciale soltanto quattro prenotazioni, sufficienti a malapena a coprire le spese sostenute per il suo stand. Facebook, invece, si è rivelato una fonte digitale di ricchezza. Meyer si è rivolto alle giovani donne nella fascia di età 22-28 anni della zona metropolitana di St. Paul a Minneapolis che avevano indicato di essere fidanzate nell'apposita casella dei loro profili personali. Meyer ritiene di aver speso circa 300 dollari negli ultimi due anni per postare pubblicità su Facebook e di essersi procurato incarichi di lavoro per oltre 60mila dollari di guadagno. Adesso i tre quarti dei suoi clienti gli arrivano da Facebook, o tramite le pubblicità o grazie alle raccomandazioni da amico ad amico. Così conclude Meyer: «Se Facebook non esistesse, sarei senza lavoro. Specialmente di questi tempi è necessario far fruttare al massimo ogni singolo dollaro investito in pubblicità».

  CONTINUA ...»

15 novembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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