«...
PAGINA PRECEDENTE
Ma il cambiamento si stava radicando e quando si arrivò all'approntamento di quella che sarebbe rimasta come legge Amato-Carli, i contributi dell'Abi, allora guidata da Piero Barucci, furono solo di segnalazione di aporie e inadeguatezze. La trasformazione delle banche pubbliche in società per azioni, la creazione delle fondazioni come loro azioniste destinate a diventare enti non profit, l'apertura del processo di concentrazione intervennero in un clima che consentì alla riforma di operare e di portarci al sistema bancario di oggi.
Questo è un capitolo che va oltre il volume di Asso e Nerozzi. Ma è pensando ad esso che cogliamo tutta l'importanza delle contraddizioni e delle evoluzioni che essi raccontano. Sono infatti qui le premesse di una delle poche riforme italiane che non si sono esaurite nella pubblicazione di una legge in Gazzetta Ufficiale e che si sono invece tradotte in una positiva e ampia trasformazione di sistema. Se ciò è accaduto, è perché non solo i riformatori, ma anche i riformati erano ormai sulla strada giusta.
* Giurista e politico