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«L'esperienza di questi mesi - ammette il sindaco di Lavello, Antonio Annale - dimostra che ci sono aziende che cercano appalti con il solo scopo di guadagnare con il contenzioso».
Qualcosa, per la verità, si sta muovendo: in gennaio Geraldo Catale, che dal luglio 2007 è direttore tecnico dei lavori al Pals, ha completato la relazione sul primo stralcio provvedendo anche ai collaudi necessari per le opera finite. E ha concluso anche la verifica dei conti, evidenziando un avanzo di quasi 80mila euro. «Abbiamo portato la rete del metano nelle aziende dei primi tronchi, nel giro di qualche settimana saremo in grado di partire con le forniture del gas. E i fondi residui potrebbero servire per asfaltare le strade».
Ma per i lavori del secondo stralcio? Lello Gentile, segretario locale della Cna, sintetizza le richieste degli imprenditori: «Chiediamo che il sindaco prenda il coraggio a quattro mani, annulli ogni contratto in essere e affidi i nuovi lavori con le procedure accelerate previste dalla legge».
Il sindaco spiega: «Abbiamo cercato di evitare un contenzioso con l'impresa che ha vinto l'appalto per bloccare il rischio del sequestro dei cantieri. Abbiamo proposto una soluzione ragionevole per chiudere con il passato e permettere di andare avanti con i lavori. Ma non è stato possibile, per questo dovremo chiudere il contratto».
Ci vorrà molto tempo? «Nel giro di un paio di mesi - promette il sindaco - affideremo i lavori con procedura accelerata. E sono sicuro che entro fine anno i lavori previsti dal secondo stralcio saranno conclusi».
Il comune sta anche preparando modifiche al regolamento edilizio del Pals: «La zona industriale - spiega Pietro Bagnoli, assessore alle Attività produttive - è eccessiva per le reali esigenze di Lavello. Dovremo ridimensionare l'area e ampliare le possibilità di insediamento anche al settore distributivo e ricettivo».
Il 2010 sarà l'anno di svolta per l'incubo-Pals? Difficile dirlo. Il comune, in queste settimane, è impegnato a organizzare la seconda edizione della Fiera del Vulture, in programma a fine marzo, che si propone di «promuovere e valorizzare l'agricoltura, l'artigianato e l'industria, senza trascurare il turismo e le tradizioni locali» di quest'area a cavallo tra Puglia e Basilicata.
Sono previsti, davanti al palazzetto dello sport, 118 stand. Nessuno, si spera, dedicato a promuovere gli investimenti nel Pals, almeno fino a quando non saranno terminati i lavori di urbanizzazione di questa zona industriale diventata un incubo per molti imprenditori.