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Ed ecco un altro pensiero spiacevole, spesso messo in evidenza dallo storico di Harvard, Niall Ferguson: molti dei leadere dei legislatori che pronunciano giudizi sulle nuove regole sono quegli stessi leader e legislatori che hanno supervisionato la regolamentazione nel periodo che ha preceduto la crisi finanziaria.
Spesso mi chiedono perché le nazioni, nel corso della storia economica, continuino ostinatamente a infilarsi in questo pasticcio. Purtroppo la risposta, come io e Carmen Reinhart documentiamo empiricamente per centinaia di crisi finanziarie, che abbracciano 66 Paesi e 8 secoli, è fin troppo semplice: arroganza e ignoranza. Gli investitori e le autorità spesso sono totalmente all'oscuro delle innumerevoli esperienze storiche di crisi finanziarie. E i pochi che sono vagamente consapevoli di quello che è successo in altre epoche e in altri luoghi fin troppo spesso dicono: «Non preoccupatevi, questa volta è diverso».
Forse la Grande contrazione del 2008-2009 sarà effettivamente differente da altre grandi crisi finanziarie, e assisteremo a una ripresa forte e sostenuta in tutto il mondo. Ma è meglio che i leader del G20 non ci scommettano troppo e raccomandino pazienza, specialmente nei Paesi che sono stati all'epicentro del sisma.
* Kenneth Rogoff è professore di economia ad Harvard Copyright: Project Syndicate, 2009. (Traduzione di Fabio Galimberti)