ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER

9 dicembre 2009

8 DICEMBRE 2009

7 dicembre 2009

6 dicembre 2009

5 dicembre 2009

4 dicembre 2009
03 dicembre 2009
2 dicembre 2009
1 DICEMBRE 2009
30 novembre 2009
29 novembre 2009
28 novembre 2009
27 novembre 2009
26 Novembre 2009
25 novembre 2009
24 novembre 2009
23 novembre 2009
22 novembre 2009

21 novembre 2009

20 novembre 2009

19 novembre 2009
18 novembre 2009
17 novembre 2009
16 novembre 2009
15 novembre 2009
14 novembre 2009
13 novembre 2009
12 novembre 2009
11 novembre 2009
10 NOVEMBRE 2009
9 NOVEMBRE 2009
8 Novembre 2009
7 novembre 2009
6 novembre 2009
5 novembre 2009
4 Novembre 2009
3 novembre 2009
2 novembre 2009

È la Cina il vincitore della Guerra Fredda

di Andrea Romano

Pagina: 1 2 di 2
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
8 novembre 2009

«... PAGINA PRECEDENTE
Il bizzarro mito italiano di Gorbaciov
Con Michail Gorbaciov sfioriamo una mitologia particolarmente radicata in Italia, quella che immagina un leader costruttore di pace e alfiere del disarmo globale. In realtà l'obiettivo fondamentale dell'ultimo capo dell'Urss fu soprattutto la riforma del comunismo sovietico. Un obiettivo fallito, mentre il suo merito principale e largamente involontario è stato l'aver subìto la dissoluzione dell'impero sovietico senza ricorrere alla violenza. «Il mito italiano del gorbaciovismo è effettivamente bizzarro – dice Caracciolo –, anche perché il paradosso di Gorbaciov è stato quello di un uomo che credeva sinceramente nella superiorità morale del comunismo (oltre che nella sua riformabilità) ma che ha finito per distruggere in un paio d'anni un impero pluri-decennale togliendo qualsiasi residua credibilità all'ideale comunista».

Vincitori e vinti
Crede anche lei che l'autentico vincitore della guerra fredda sia la Cina comunista? In fondo ha conservato le fondamenta del suo regime politico, compete economicamente con il mondo e tiene in pugno il debito statunitense.
«Sì, la Cina ha vinto la guerra fredda anche se non sono convinto che il suo regime politico sia destinato all'immobilismo. I cambiamenti introdotti negli ultimi anni da Hu Jintao possono far immaginare che di qui a vent'anni vi sia una qualche forma di democrazia cinese, sostenuta dalle enormi forze economiche e sociali che sono state messe in movimento. Ma soprattutto la Cina è indispensabile agli Stati Uniti anche nella lotta al terrorismo, come finanziatore delle spese militari e garante del debito americano».

Se la Cina ha vinto la guerra fredda, l'Europa difficilmente può dire di averla vinta. «Perché il paradosso della caduta del muro è che la fine della divisione della Germania non ha provocato una vera unificazione né della Germania né dell'Europa. In realtà l'allargamento dell'Unione europea ha spalancato le porte a mille particolarismi, mentre la fase risorgimentale con cui i paesi dell'Europa orientale stanno legittimamente vivendo la loro ritrovata indipendenza si associa alla crescente esilità e frammentazione del progetto comunitario». E l'Italia? «L'Italia ha scontato pesantemente la fine della guerra fredda. Quando il mondo era diviso potevamo considerarci un paese di importanza medio-grande, ma in un mondo finalmente unificato siamo diventati una piccola nazione. C'è poco da aggiungere: negli anni del conflitto bipolare la nostra rilevanza era maggiore, oggi dobbiamo accontentarci dei resti».

8 novembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-