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Virus Influenza A: sintomi e news sulla nuova influenza H1N1

 
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Influenza A, vaccinato solo il 3% della categorie a rischio

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12 novembre 2009

All'8 novembre scorso in Italia è stato vaccinato contro la nuova influenza solo il 3,02% della popolazione a rischio, secondo i dati dell'Istituto superiore di Sanità.
A fronte di oltre due milioni di dosi già distribuite, ne sono state effettivamente somministrate meno di 150mila. Rimane bassa l'adesione dei medici: 68.143 tra operatori sanitari e sociosanitari si sono già vaccinati, l'8,48% del totale.
Pochissime anche le donne al secondo o terzo mese di gravidanza che si sono protette dal virus A: 3.503 in tutto, il 3,67% del totale. Tra le categorie a rischio (fondamentalmente i portatori di malattie croniche) si sono vaccinate 54.041 persone, il 2,01% del totale. Ancora più bassa l'adesione per il personale delle forze di pubblica sicurezza, i vigili del fuoco, le forze armate e chi assicura i servizi pubblici essenziali: appena 6.946 in tutto, l'1,99% del totale.

Più positivi invece i dati forniti dal presidente della federazione dei pediatri (Fimp) Giuseppe Mele che afferma che la vaccinazione contro l'influenza A dei bambini più a rischio, quelli con malattie croniche, procede a gonfie vele: in soli quattro giorni sono stati vaccinati 38.000 bambini sui 380.000 che rientrano nel target, il 10%.

Intanto in Lombardia si sta prendendo in considerazione l'idea di vaccinare gli insegnanti delle scuole frequentate da alunni tra 0 e 14 anni, per contenere il contagio. Secondo l'assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani gli insegnanti verranno presi in considerazione in relazione alle disponibilità di vaccino e si sceglierà se e come vaccinarli anche in base all'evolversi della pandemia. La fascia degli insegnanti che entrano in contatto con alunni tra 0 e 14 anni è stata scelta perchè proprio su questi bambini l'incidenza dell'influenza A è più alta.

12 novembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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