Le cinque domande |
1. Politica fiscale. Da un lato la crisi, dall'altro il federalismo fiscale: i cittadini e le imprese chiedono alle regioni di intervenire sulle tasse. Come? |
2. Sviluppo del territorio. Internazionalizzazione, innovazione di filiera, ricerca e incentivi: quale politica post crisi a sostegno delle imprese? |
3. Emergenza occupazione. La recessione impatta fortemente su mondo del lavoro e occupati anche in Lombardia. Come ripartire? E come finanziare la cassa integrazione? |
4. Reti e infrastrutture.A che punto è il piano infrastrutture della Lombardia? Come completarlo entro l'Expo 2015, e con quali modalità finanziarlo? |
5. Sanità e welfare. Dei 22 miliardi di bilancio regionale, la sanità concentra circa 17 miliardi di uscite l'anno. Come investire al meglio queste risorse? |
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Roberto Formigoni | | Filippo Penati |
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I giudizi del Sole 24 Ore |
Sentire dai candidati alla poltrona di governatore come la pensano sulle questioni più spinose. Dopo Lazio e Piemonte, tocca alla Lombardia. Si parte con il fisco: Formigoni rivendica la minor tassazione (rispetto alla media nazionale) per lo scaglione di reddito under 30mila euro, Penati punta invece ad abbassare al minimo l'aliquota Irpef per le fasce deboli. Quanto alle ricette per lo sviluppo: il governatore uscente spinge per stimolare le filiere produttive, il rivale a legare gli incentivi ai fondi europei. Sull'occupazione, poi, meglio varare nuovi strumenti contrattuali per gli over 40, per il Pirellone. Meglio usare i fondi della carta sanitaria per affrontare la crisi, ribatte lo sfidante. I due sono d'accordo sulle infrastrutture da completare - «un nostro successo», rivendica l'uscente - e sul buon livello sanitario regionale. «A patto di superare la prassi lottizzatoria», chiosa Penati. |
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10 domande ai futuri governatori