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A Berlino 20 anni dopo
il giorno della libertà

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9 novembre 2009
Una dona posa una rosa rossa su un segmento del muro di Berlino (Afp Photo/John MacDougall)

Angela Merkel ha percorso i 138 metri del ponte di Boesebruecke assieme all'ex presidente dell'Unione sovietica, Mikhail Gorbaciov e all'ex presidente della Polonia Lech Walesa. È durata solo una decina di minuti, ma la breve passeggiata simbolica sul ponte che 20 anni fa segnò l'inizio della caduta del Muro di Berlino, è stata sufficiente a ricordare un momento entrato nella memoria storica del mondo.

È stato uno dei momenti più commoventi e simbolici di questa giornata di celebrazioni. Sotto una leggera pioggia, nascosta da un tappeto di ombrelli, la Merkel è stata seguita dalle telecamere di decine di emittenti tv arrivate da tutto il mondo.

La sera del 9 novembre del 1989, dopo l'annuncio della fine «immediata» delle restrizioni ai viaggi tra le due germanie dato da Guenter Schabowski - membro del Politburo - il ponte venne attraversato dai primi cittadini dell'ex repubblica federale tedesca (Rdt), che aprirono così la prima 'breccia' nel Muro. Nelle ore successive e per tutta la notte, migliaia di persone varcarono questo ex 'checkpoint', mentre il muro crollava sotto i colpi della 'rivoluzione pacifica'.

Per la Merkel, questo è il «giorno più felice della storia recente della Germania», come ha detto lei stessa durante il fine settimana nel suo consueto videomessaggio via internet.
«Questo giorno ha cambiato la vita di molta gente - ha proseguito - inclusa la mia vita».
Molta strada è stata fatta dal giorno della riunificazione tedesca, il 3 ottobre del 1990, ma molta ne rimane da fare.

Oggi, intervistata dall'emittente pubblica Ard, la Merkel ha tenuto infatti a sottolineare che la riunificazione non è ancora stata completata e, quando si trovava già dall'altra parte del ponte, ha ricordato le difficoltà di questo processo, che è già costato 1.300 miliardi di euro.

I terreni espropriati dal regime comunista, ha commentato, si potevano restituire facilmente ma è molto difficile risarcire i cittadini dell'ex Rdt per «le occasioni mancate, così come per la paura e le preoccupazioni» vissute in quel periodo dalle famiglie dell'ex Rdt.

Due decadi dopo la caduta del Muro, la cancelliera ha ricordato alla Ard che la disoccupazione nelle regioni dell'ex Repubblica democratica tedesca è ancora oggi il doppio rispetto a quella nell'ovest del Paese. Tuttavia, secondo l'autorevole sondaggio Politbarometer dell'emittente tv tedesca Zdf, l'86% dei tedeschi ritiene che la riunificazione sia stata la decisione giusta.

Obama: 9 novembre giornata della libertà. "Vent'anni fa un muro cadeva a Berlino e un Paese e un continente si riunificavano". Con queste parole inizia la dichiarazione rilasciata oggi dal presidente americano, Barack Obama, con cui il 9 novembre 2009 viene proclamato "Giornata Mondiale della Libertà". Nel ventennale della data che segnò la fine della Guerra Fredda Obama ricorda le libertà conquistate dal popolo tedesco e le barriere che ancora oggi dividono i popoli. "La cortina di ferro che divideva l'Europa cadde inaugurando una nuova era di libertà e cooperazione", scrive il presidente americano che però non sarà oggi a Berlino per le celebrazioni ufficiali.

"Le porte della democrazia si aprirono per milioni di persone che avevano conosciuto solo la tirannia", si legge nella dichiarazione dove la Casa Bianca sottolinea l'apertura dei mercati economici che scaturì da quella dei confini con l'est Europa. "Oggi", prosegue Obama, "le barriere che mettono alla prova il mondo non sono muri di cemento o di acciaio ma quelli fatti di paura, di irresponsabilità e di indifferenza".

"Vent'anni dopo il mondo è più interconnesso di quanto lo sia mai stato nella storia offrendo nuove opportunità per il progresso comune". Il presidente ha voluto così consacrare il 9 novembre come simbolo delle determinazione dei popoli a ottenere la propria libertà e a lottare per la democrazia. "Con l'autorità conferitami dalla Costituzione proclamo il 9 novembre del 2009, Giornata Mondiale della Libertà", conclude il presidente invitando i cittadini americani a festeggiare l'indipendenza della Germania dell'est come affermazione della lotta per la libertà che "contraddistingue gli Stati Uniti sin dalla loro nascita".

Gorbaciov: bisogna vedere i nuovi muri, le nuove linee di divisione nel mondo e opporsi ad esse: è l'appello rivolto oggi a Berlino dall'ex segretario generale del Partito comunista dell'Urss e premio Nobel per la pace, Mikhail Gorbaciov.

Un nuovo muro, secondo Gorbaciov, che ha ribadito di parlare solo a titolo personale e in questo senso di rappresentare solo se stesso, è stato innalzato per esempio dall'allargamento della Nato a est.

  CONTINUA ...»

9 novembre 2009
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