La storia dei galletti francesi comincia ad essere rilevante intorno agli anni ‘50. La nazionale d'oltralpe cominciò ad imporsi all'attenzione dell'opinione pubblica nel Mondiale del 1958, quando conquistò il terzo posto, e fu eliminata in semifinale dal Brasile. Per una trentina d'anni i francesi ripiombarono nell'anonimato dal quale riemersero negli anni anni '80, fregiandosi del talento di Michel Platini. Ai mondiali del 1982 la Francia arrivò quarta, eliminata in semifinale, ai calci di rigore, dalla Germania Ovest, migliorando di una posizione nel 1986 quando furono ancora una volta i tedeschi a negarle la gioia della finale. Ma tra i due mondiali fu trionfo. Nel 1984, infatti, trascinata proprio da Platini (9 gol in quell'edizione) la formazione francese si aggiudicò l'Europeo casalingo superando la Spagna in finale. Nel 1990 e nel 1994, giunta alla fine di un ciclo, non si qualificò neppure per le due edizioni dei Mondiali. Ma fu il preludio ad una nuova fase di grandi soddisfazioni. Dopo la sconfitta in semifinale agli Europei 1996 i transalpini, organizzatori dei Mondiali del 1998 superarono il Brasile in finale e conquistarono il titolo. Un gruppo di grande efficacia che riuscì a ripetersi due anni dopo, all'Europeo del 2000, in Belgio e Olanda, vincendo la finale proprio contro l'Italia grazie al golden gol di David Trezeguet. Favoriti anche ai Mondiali del 2002 , i Bleus furono invece la grande delusione di quella edizione, che abbandonarono, al primo turno, senza riuscire a segnare neppure un gol. Agli ultimi Europei il cammino della Francia terminò ai quarti di finali quando si inchinò alla Grecia, rivelazione e vincitrice della competizione. Agli ultimi Mondiali, in Germania, dopo una fase a gironi opaca, approdò in finale dove fu piegata ai calci di rigore dagli azzurri di Marcello Lippi.
La qualificazione a Euro 2008
Un cammino più accidentato del previsto, quello percorso dalla Francia nella fase di qualificazione agli Europei di Svizzera e Austria. Allo Stade de France i transalpini hanno vinto contro l'Italia per 3-1 perdendo poi, 1-0, la sfida fuori casa con la Scozia. Dopo quattro vittorie consecutive e il pareggio a reti bianche contro l'Italia, a Milano, i galletti sono stati nuovamente battuti dagli scozzesi nella gara di ritorno, a Parigi.
La vittoria per 2-0 contro la Lituania ha scongiurato il rischio di doversi giocare tutto nell'ultima partita in calendario, quella contro l'Ucraina.
Il ct Domenech
Di origine spagnola, grande esperto di teatro, fanatico dell'astrologia, Raymond Domenech è un personaggio estremamente versatile, curioso, accentratore, spesso al centro di polemiche e sempre in grado di far parlare di sé. Ex difensore dal piede pesante, l'attuale allenatore della Nazionale francese ha collezionato otto presenze da giocatore con la sua nazionale nel corso di una carriera che lo ha visto conquistare la Coppa di Francia con la squadra della sua città, l'Olympique Lione, nel 1972/73. Ha vinto titoli con lo Strasburgo nel 1978/79 e con il Bordeaux nel 1983/84. La sua carriera da allenatore prende il via sulla panchina del Mulhouse e passa per quella del Lione nel campionato di serie B francese. Alla guida dell'Under 21 raggiunge la finale del Campionato Europeo del 2002; tanto basta alla Federcalcio francese per pescarlo tra una rosa di candidati e affidargli la Nazionale maggiore nel luglio del 2004.
Il gruppo
Ecco il gruppo convocato dal ct Domenech:
Portieri: Coupet (Lione), Landreau (Paris Saint-Germain), Frey (Fiorentina), Mandanda (Olympique Marsiglia).
Difensori: Sagnol (Bayern Monaco), Thuram (Barcellona), Gallas (Arsenal), Abidal (Barcellona), Evra (Manchester United), Boumsong (Lione), Clerc (Lione), Escudé (Siviglia), Mexès (Roma), Squillaci (Lione).
Centrocampisti: Diarra (Bordeaux), Flamini (Arsenal), Vieira (Inter), Makelele (Chelsea), Toulalan (Lione), Diarra (Portsmouth).
Attaccanti: Ribéry (Bayern Monaco), Malouda (Chelsea), Govou (Lione), Nasri (Marsiglia), Ben Arfa (Lione), Anelka (Chelsea), Henry (Barcellona), Benzema (Lione), Cissé (Marsiglia), Gomis (Saint-Etienne).
La tattica
Pochi ritocchi rispetto al gruppo che ha sfiorato la vittoria al Mondiale tedesco. Domenech non avrà più a disposizione colonne storiche della Nazionale come Zidane e il portiere Barthez, che cede il posto a Grégory Coupet, estremo difensore del Lione, che, a 35 anni, farà il suo esordio in una competizione di questo livello. Il nuovo portiere potrà contare su una difesa a quattro abbondantemente collaudata formata da Willy Sagnol, Lilian Thuram, William Gallas ed Eric Abidal, una roccaforte violata solo 5 volte nelle 12 gare di qualificazione. Il ct conta molto, inoltre, sui due uomini di interdezione di provata affidabilità come Patrick Vieira (nuovo capitano dei bleus) e Claude Makelele. Franck Ribéry e Florent Malouda sulle fasce, e Thierry Henry in attacco sono gli altri intoccabili della formazione dei galletti. Anelka e il talentuoso Benzema si giocheranno la seconda maglia dell'attacco nelle occasioni in cui il tecnico deciderà di schierare una seconda punta. L'emergente Nasri ricoprirà il posto lasciato libero da Zinedine Zidane.
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