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La tattica
È il 4-4-2 il modulo preferito del ct che sta preparando i suoi anche ad un alternativo 4-2-3-1. Davanti all'estremo difensore e capitano Edwin van der Sar (che chiuderà in Austria e Svizzera la sua carriera in nazionale) , l'unico titolare inamovibile è Joris Mathijsen, mentre gli altri tre posti se li giocano Ooijer, Boulahrouz, Melchiot, Bouma, De Cler e Van Bronckhorst. A centrocampo tutto da definire con Seedorf, che sarà l'uomo di esperienza, e Van der Vaart, Sneijder e Van Persie, che si alterneranno secondo le soluzioni tattiche. Davanti Ruud Van Nistelrooy sarà il punto di riferimento. Nessun altra punta parte con la certezza di una maglia.
Il campione simbolo
Plebiscito per la figura di Johan Cruyff, un uomo che ha cambiato faccia al calcio, non solo a quello olandese. L'uomo ‘dai piedi piatti', la caviglia deforme e il fisico fragile, come decretato dalla visita di leva, che si è aggiudicato in carriera tre palloni d'oro incantando il mondo intero con un calcio sopraffino. Nato ad Amsterdam nel 1947, Johan entra giovanissimo nella formazione dei lancieri dell'Ajax e segna, nella stagione di esordio, settantaquattro gol.
Dopo i successi con l'Ajax, nel 1973 passa al Barcellona per la cifra di un miliardo e trecento milioni. Neanche a dirlo, scudetto alla prima stagione in blaugrana, dopo 14 anni di digiuno per la società catalana. I Lloyd's di Londra assicurarono le sue gambe per due miliardi e mezzo. Cruyff finì la propria funambolica carriera negli Stati Uniti, con la maglia dell' Azteca di Los Angeles.
