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Le pagelle di Italia- Spagna

di Giuseppe Ceretti

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23 GIUGNO 2008

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Perrotta 5
E' l'ombra del bel giocatore ammirato per l'intero campionato nella Roma. E' giunto nelle terre d'Austria e di Svizzera in debito d'ossigeno e non è mai apparso in forma. Svagato, spesso impreciso, non è stato per De Rossi la consueta spalla e tanto meno è stato utile alle punte. Chiedere a Toni per conferma. Esce al 58° sostituito da

Camoranesi 5 1/2
Un paio di minuti, due scatti e pare che sia entrato l'uomo-partita in grado di fare la differenza. Poi si trova a tu per tu con Casillas che si oppone da campione a un suo tiro in acrobazia, l'unica vera, grandissima occasione capitata all'Italia. Fallito l'assist, lui e il pallone vagano in velocità, ma senza costrutto. Freddo sul rigore

Toni 5 ½
Ci risiamo. Sull'impegno nulla da dire. Sgomita, si sbraccia, si danna l'anima, ma non cava un ragno dal buco. C'è da dire che alle spalle non riceve assistenza adeguata. Ci prova Cassano, ma senza esito. Resta comunque l' impressione di un giocatore che ha perso quella confidenza con la porta che è il suo valore aggiunto. Più che la forma fisica, si è dimenticato come buttarla dentro. Trattandosi della punta di riferimento , problema non da poco. Da vedere se si tratta solo di un periodo d'appannamento. Certo non è più l'attaccante insostituibile di un paio d'anni fa.

Cassano 6
E' l'unico che provi a fare qualcosa. Scatta con le stesse movenze classicheggianti degli avversari, dribbla, si muove sull'intero fronte d'attacco ed è l'unico capace di tenere in apprensione Pujol e compagni. Al 36° fa filtrare una gran palla, ma Toni non ne approfitta. Nel secondo tempo cala anche lui di ritmo e viene sostituito da

Di Natale 5
Vivace lo è, nulla da dire, ma quante palle perse, quante volte si è trovato , anche nei supplementari, nelle condizioni di saltare la difesa iberica, presumibilmente stanca assai, senza riuscirvi. Va sul dischetto molle e sfiduciato e sbaglia. Peccato perché si era dimostrato in precedenti occasioni assai tonico.

Donadoni 6
Ma come, la sufficienza a chi allena i campioni del mondo e viene fatto fuori ai quarti? Sì, di stima, perchè errori ne ha commessi, ma è anche vero che la sorte lo ha aiutato poco assai. In principio le prime donne Totti e Nesta decidono di dare l'addio alla Nazionale, poi perde per infortunio Cannavaro. I perni della squadra, i giocatori di Roma e Milan, arrivano agli Europei in forma fisica non proprio smagliante. E, dulcis in fundo, perde per squalifica nell'incontro decisivo Pirlo e Gattuso. A dimostrazione che il fattore C esiste, eccome. Dove sarebbe oggi Lippi senza un tuffo da campione in area di Grosso? Ciò non toglie gli errori compiuti, le incertezze, ultima quella palesata con Del Piero nel match contro la Spagna. Insomma, talvolta ha dimostrato di avere sì coraggio, ma solo a metà, senza osare fino in fondo. Alla fine l'unica partita davvero sbagliata è stata quella contro l'Olanda. Tuttavia, occorre essere onesti: vanno avanti i migliori e quest' Italia non è parente di quella che ha vinto due anni fa i Mondiali. Complimenti per lo stile, anche nel giorno della sconfitta. Adios mister.

Spagna 7
Un sogno inseguito dopo lustri e lustri di bocconi amari. Il tabù dei belli, ma perdenti, di quelli che contro l'Italia son capaci di vincere solo le amichevoli, si è rotto e proprio ai calci di rigore. Le furie rosse non si sono specchiate in se stesse come al solito, imbrigliate da un gioco d'interdizione efficace dell'Italia e da una difesa superlativa. Al solito fraseggio è tuttavia mancato il colpo risolutore e soprattutto nella serata non si sono visti, come in precedenti occasioni, i gioielli Villa e Torres. Quest'ultimo non lo avremmo comunque mai sostituito: Guiza non ne ha indovinata una e ha pure sbagliato il rigore. Alla fine la vittoria reca due firme su tutte: Casillas, il portiere paratutto, decisivo su Camoranesi e nei rigori parati a De Rossi e Di Natale e Senna, grande signore del centrocampo, un uomo che viaggia a tre o forse quattro polmoni. Onore a Don Aragones, il gran vegliardo del calcio spagnolo che si toglie la soddisfazione di far fuori l'Italia. Ma agli spagnoli non basta: ora puntano all'alloro europeo. Troveranno sulla loro strada la bella Russia. Sarà lo scontro, non a caso, tra le due squadre più giovani e migliori del campionato. Per noi la vera finale.

Fandel 6 1/2
Di errori l'arbitro tedesco qualcuno ne commette, tuttavia non decisivi, soprattutto a svantaggio degli spagnoli. Ma ha il gran pregio di tenere in mano con saldezza la partita. Pochi cartellini e dialogo costante con i calciatori. Se l'incontro è corretto assai, il merito è anche suo.

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