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di Gianni Rusconi

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13 giugno 2009

Entro fine 2012 il processo di migrazione dalla televisione analogica a quella digitale terrestre sarà completato. Tutti gli italiani si sintonizzeranno sul canale preferito come oggi, con il telecomando in mano, ma cambierà del tutto la modalità di trasmissione del segnale televisivo verso l'apparecchio di casa. Cambia la tecnologia, da analogica a digitale, con la promessa di grandi passi in avanti per la qualità delle immagini, dell'interattività e della maggiore disponibilità di programmi.

Switch over e switch off
Nella notte fra lunedì 15 giugno e martedì 16 giugno è programmato lo switch over a Roma e in gran parte del Lazio. Esattamente come accaduto in Valle d'Aosta, Piemonte e Trentino - e come accadrà nel resto d'Italia (un numero verde, 800.022.000, informa se e quando il proprio comune è interessato dal provvedimento) Rai2 e Retequattro non saranno più visibili in analogico. I consumatori dovranno quindi dotarsi di apposito decoder da collegare alla presa Scart del televisore o di televisore con ricevitore Dt integrato. Il tutto dando per scontato (ma non lo è) che non via siano problemi tecnici legati alla copertura del segnale digitale o all'inadeguatezza dell'antenna posizionata sul tetto della propria abitazione. In linea di massima non si dovrebbe apportare alcuna modifica all'impianto di ricezione (è comunque consigliabile una verifica tecnica) ma è opportuno che il giorno dopo lo switch over venga effettuata la ri-sintonizzazione dei canali sul decoder. Lo switch off, invece, che a oggi ha interessato la sola Sardegna, è il definitivo spegnimento della Tv analogica: i canali in chiaro gratuiti e quelli a pagamento in pay per view saranno visibili solo in tecnologia digitale e con gli apparecchi (antenna, decoder e Tv) adeguati.

Il decoder e il "bollino"
Per vedere i programmi della tv digitale terrestre occorre un decoder o una tv con ricevitore incorporato. Chi non vuole cambiare il vecchio apparecchio deve portarsi a casa un set top box (vari i modelli in commercio). La principale distinzione è fra interattivi, che supportano lo standard Mhp (Multimedia home platform) e quindi la possibilità di gestire giochi, servizi e applicazioni dal telecomando, e zapper. I primi, più costosi ma più diffusi, sono oggetto del contributo statale di 50 euro, accessibile ai cittadini over 65 con un reddito annuale inferiore ai 10mila euro e in regola con i versamenti del canone Rai.I secondi,che costano nell'ordine dei 30 euro (meno della me-tà di un modello interattivo), permettono di accedere ai soli canali in chiaro e non a quelli a pagamento. Per gli utenti più esigenti ci sono i decoder Hd che trasmettono in alta definizione. Attenzione però: solo i "set top box" interattivi sono certificati dalla DGTVi (l'associazione a cui aderiscono Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree e i consorzi della Tv locali) con il "bollino blu", che garantisce al consumatore le caratteristiche tecnico qualitative dei ricevitori. DGTVi ha però già avviato con le aziende produttrici le procedure per i bollini (grigio e gold) dei decoder zapper eHd.

La Tv e la "pay per view"
Dallo scorso 3 aprile le tv in vendita nei centri commerciali e nei negozi specializzati sono provviste di decoder integrato per ricevere i programmi del digitale terrestre. Si va però sul sicuro acquistando un apparecchio con il "bollino bianco" DGTVi, che certifica la compatibilità del prodotto con la tecnologia digitale terrestre. La lista dei modelli è disponibile sul sito della società (www.dgtvi.it), ma la principale cosa da sapere è che "bollino bianco" indica un televisore con sintonizzatore digitale che permette di vedere i programmi gratuiti in chiaro. Per vedere, senza decoder esterno, quelli a pagamento di Mediaset Premium, LA7 Cartapiù e Pangea bisogna acquistare un apparecchio dotato di smartCam, oppure ricorrere alla Cam (un dispositivo aggiuntivo acronimo di Common Access Module) capace di leggere le tessere pay per view e acquistabile con circa 60/ 70 euro.

I canali
Oggi sono 28 i canali gratuiti del digitale terrestre. A quelli ereditati dalla tv analogica si aggiungono quelli tematici per bambini e ragazzi, da RaiGulp a Boing, e nuovi generalisti (Iris, Rai4 e SAT2000).

13 giugno 2009
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