È il primo netbook in formato tablet. Potremmo per questo chiamarlo net-tablet: si chiama Asus T91 e fa parte della serie Eee, quella che accese la rivoluzione dei pc bonsai. Il suo display è sensibile al tocco della dita e ruota posizionandosi sopra la tastiera.
È dunque un trasformabile e segue la conformazione classica dei tablet pc del passato. Una razza di macchine che non ebbe il successo sperato a causa di limitazioni software, dell'interfaccia utente e di un hardware ancora tutto da consolidare. Adesso il tablet ritorna, grazie anche a Windows 7 che offre un supporto nativo molto efficace, anche se i menu per sfruttare le specifiche funzioni touch sono sviluppati da ogni costruttore a proprio piacimento. In questo modo si differenziano i prodotti e si dà un tocco di personalità a ogni nuovo tablet pc che nascerà sotto la stella di Seven.
Il piccolo Asus è il primo nel suo genere: è un mini pc ultraleggero (pesa meno di un chilogrammo) il cui display touchscreen da 8,9 pollici può essere ruotato di 180 gradi adagiandosi sopra la tastiera, che risulta così nascosta. Anche perché una volta "trasformato", il T91 si usa come un quaderno digitale gestito in punta di dita.
Per scrivere scordatevi la tastiera fisica: sul lato trovate lo stilo, indispensabile per scrivere a mano libera e farsi riconoscere le parole (anche in italiano). Si possono scrivere intere frasi e copiarle all'interno di documenti Word o di altro formato, l'importante è non avere la classica zampa di gallina. Con Windows 7 bisogna abituarsi a scrivere a mano libera il più ordinatamente possibile, altrimenti il software di riconoscimento fa cilecca e bisogna ricorrere alla tastiera virtuale. Comunque è una gran comodità interagire con le dita.
All'atto pratico abbiamo apprezzato proprio il fatto di poter lavorare ovunque, in qualsiasi posizione, anche in piedi e prendere appunti e lavorare in situazioni dove l'unica soluzione era sedersi per terra. Questo è possibile grazie alla interfaccia realizzata da Asus e denominata "Touch Suite". È composta da applicazioni che si comandano in punta di dita come Memos, per comporre "post- it virtuali" direttamente sullo schermo e FotoFun per gestire album fotografici. Funzionano bene e sono pratiche. Ovviamente per scrivere un testo la tastiera fisica è sempre preferibili. Purtroppo quella disponibile su questo Eee non è eccelsa perché, a differenza dei modelli più recenti con tasti più ampi, sembra un ritorno al passato. Usato come computer tradizionale bisogna fare i conti con un display retroilluminato a led ha la solita risoluzione di 1024 x 600 pixel che si trova sulla maggior parte dei netbook. A volte taglia le finestre di Windows e le pagine Web, però è sufficiente per essere operativi in mobilità.
Ciò che abbiamo apprezzato del T91 è l'autonomia: nonostante fosse un prototipo, è rimasto acceso per quattro ore senza problemi. Merito del processore Intel Atom Z520, che ha un'architettura che consuma meno rispetto alla più diffusa famiglia N e opera in cordata con il SuperHybrid Engine che regola i consumi in base al tipo di applicazione che si sta utilizzando.
Tuttavia opera a una frequenza di "solo" 1,33 Ghz e si sente: i tempi di risposta sono meno brillanti rispetto all'N270 a 1,6 Ghz, soprattutto sul fronte multimediale, ma ci si fa l'abitudine.
Sempre sul fronte hardware si apprezza l'unità a stato solido (Ssd) da 32 Gb perché non avendo parti meccaniche in movimento sopporta qualsiasi tipo di sollecitazione. Ed è un grande vantaggio per il T91, nato per essere tenuto sempre a portata di mano in virtù delle dimensioni ultra compatte. Peccato solo che il design non sia dei più riusciti, ma l'Asus sembra essere destinato più a un utente professionale che consumer. E il prezzo di 500 euro lo rende perfetto per i più esigenti in fatto di tecnologia.