Tre smartphone in doppio petto su misura per il business, votati alla posta elettronica in mobilità ma che non disdegnano affatto multimedialità e divertimento. Ecco confronto il nuovissimo E72 Nokia (in anteprima per Nòva24), erede del best seller E71 (5 milioni di copie vendute nel mondo secondo Strategy Analytics), il Blackberry 8900 Curve, vera icona dell'e-mail senza fili, e l'Htc Snap, con sistema operativo windows mobile. Si tratta di tre modi simili di declinare il concetto di smartphone con tastiera estesa Qwerty. No, qui non ci sono i display touch, ma tasti veri per dare concretezza e usabilità in ogni condizione.
Il BlackBerry punta tutto su messaggistica, usabilità e semplicità, mettendo insieme i punti di forza dello Storm e del Bold (rispetto al quale ha migliorato l'ergonomia, i materiali e la comodità della tastiera). Si fa impugnare con saldezza, comunicando una certa idea di solidità. Di fondo, conferma quelle che sono per tradizione le armi vincenti di Blackberry: il mix tastiera Qwerty (tra le più comode in commercio) e la trackball (joystick fisico a pallina), con cui gli utenti riescono a muoversi tra i menu con grande velocità e naturalezza, anche se non hanno mai avuto in mano un Blackberry prima d'ora.
Note e consolidate le applicazioni business, che troviamo installate, per gestire fogli di lavoro e presentazioni. Sì, l'8900 sembra fatto apposta per iscriversi nella collaudata tradizione del Blackberry. Con una piccola novità, comunque introdotta già da diversi mesi dal marchio: l'attenzione per le esigenze consumer. Nonostante la Qwerty, il design infatti strizza l'occhio anche al pubblico dei consumatori. Non è serioso, ma è contraddistinto da linee curve, come del resto il nome Curve lascia intendere. Questa vocazione consumer è perseguita solo a metà, però. Se alcuni aspetti della multimedialità (risoluzione display e audio) sono discreti, la fotocamera e la dotazione di mappe + gps sono di un passo indietro rispetto ai concorrenti diretti dell'8900. La fotocamera è a 3.2 Mpx (anche se offre una buona nitidezza d'immagine). Il navigatore del Blackberry non è all'altezza di quello Nokia nel guidare sia a piedi sia in auto. Il browser si conferma uno degli aspetti deboli del marchio Blackberry. 
Il vero punto debole è comunque la dotazione tecnologia, penalizzata soprattutto dall'assenza dell'Umts, il che danneggia sia il pubblico business sia quello consumer. Per il business rallenta soprattutto il download di allegati e-mail. Questa debolezza è però in parte compensata dal supporto Edge e WiFi. Nel complesso, per la fascia di prezzo che occupa (399 euro), l'8900 appare datato per dotazione tecnologica. A conferma, l'E72, che esce quasi un anno più tardi dell'8900 e costa uguale, ha funzioni nettamente più evolute. Migliora in tutti gli aspetti uno degli smartphone più popolari (l'E71). È più veloce, grazie a un nuovo processore. La fotocamera (5 Mpx) ora è in linea con il mercato.
Progressi anche per il VoIP (il client sip passa alla 3.0, più stabile), l'audio (un po' più forte), la navigazione (ora la bussola si affianca al gps), la connettività (supporta ora anche l'Hsupa, per velocizzare l'invio di contenuti e quindi il web 2.0). Peccato che il browser integrato Nokia continua a essere deludente, per usabilità soprattutto. La buona notizia è che è possibile installare subito uno migliore (a differenza che sul Blackberry, sistema più chiuso). Per esempio Opera 10, appena uscito in beta; la versione 9 di Opera, invece, non supporta l'E71/E72. Non siamo riusciti a provarlo poiché il Nokia provato era un una versione non definitiva. La casa finlandese infatti stavolta ha fatto attendere molto i propri utenti (che cominciano a protestare su vari forum), continuando a prorogare il lancio commerciale dell'E72. Ora è previsto per lunedì (spiegano al Sole24Ore.com). Ma i fan alla fine non saranno delusi. Da una parte, i progressi nella dotazione tecnologica sono evidenti e sostanziali. Dall'altra, Nokia è riuscita a migliorare un aspetto che era già buono nell'E71: la robustezza e le finiture. Anche se l'aspetto esteriore e il display sono pressoché invariati, infatti, ora il blocco appare più fermo e s'impugna con maggiore solidità.
Non scricchiola nemmeno se stretto in pugno con forza. Può restare deluso, di contro, si attendeva un'innovazione anche nel design, che invece è piuttosto piatto e anonimo: vuole comunicare, del resto, solidità e fermezza. È più squadrato rispetto all'E71. La novità esteriore più evidente è l'aggiunta di un joystick ottico, il quale migliora il browsing ma richiede un po' di adattamento a chi era abituato all'E71. Forse un joystick fisico sarebbe stato meglio. Del resto, si compra un cellulare Qwerty appunto perché si preferisce la concretezza di tasti e levette alla virtualità del touchscreen. Buona, appunto, la tastiera dell'E72: ora i caratteri si leggono meglio e il feedback tattile è più netto. È più difficile sbagliare tasto, rispetto all'E71, anche perché la tastiera è più larga di un paio di millimetri. Il solo neo è la barra spaziatrice: molto piccola; costringe, almeno all'inizio, a un po' di acrobazie con le dita. Nokia ha fatto una scelta controcorrente poco condivisibile, visto che su qualsiasi tastiera, anche nei cellulari, la barra spaziatrice è sempre di buone dimensioni. La tastiera del Blackberry è quindi superiore.
CONTINUA ...»
