TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Dossier cellulari
SPECIALE SERVIZI MOBILI

 
HOME DEL DOSSIER

Barcellona Mobile World Congress 2010

LE NOVITÀ

TREND E SCENARI

Speciale iPhone

Provati per voi

Google Phone, ecco cosa cambia con Android

di Mario Cianflone

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
30 ottobre 2008

Voce e sms diventano solo una parte: la nuova generazione punta alla Rete

No, non è "il" Googlephone. Il G1 di Htc marchiato T-Mobile che ha debuttato la settimana scorsa in America non è solamente un prodotto unico, un caso isolato di cellulare con sistema operativo open source e il bollino della regina del web che lo rende di per sé speciale. Il Dream, questo il nome in codice, è il capostipite dell'ampio progetto Android che porta alla creazione di una vasta piattaforma antagonista a quelle classiche e consolidate come Symbian (Nokia), Windows Mobile di Microsoft o Rim/Blackberry, ma anche concorrente al l'emergente iPhone di Apple.

Che Android abbia le carte in regole per trasformarsi in un vero "tsunami" per l'industria, anzi per l'intera filiera, della telefonia mobile, è confermato dai recenti annunci di Motorola che a breve lancerà un suo modello (formato touchphone) e del costruttore coreano contoterzista, Kyocera, che con Wind River, specialista in software per device mobili, svilupperà una propria gamma di "Androidi" all'interno dell'Open Handset Alliance. C'è dunque da aspettarsi una vera e propria invasione di dispositivi basati sulla piattaforma concepita in seno a Google, profondamente diversi per tipologia, form factor, presenza o meno della tastiera in abbinamento all'ormai immancabile display touch. La diversificazione si giocherà sull'interfaccia, personalizzata dal costruttore ma anche dagli utenti, in funzione dei servizi.

Già i servizi, quelli che rendono gli smartphone di nuova generazione (dall'iPhone agli ultimi device con cuore Windows Mobile) oggetti votati alla rete, alla messaggistica istantanea, aperti al Voip e pronti per il social networking. La voce e anche gli sms diventano una parte del tutto con buona pace degli operatori di rete. Sì, perché la nuova specie degli smartphone, con la forza del Wifi fa a meno della rete cellulare. E così per chattare con gli amici via messenger o attraverso il sempre più diffuso aggregatore Fring basta collegarsi alla rete Wifi. Anche a quella di casa.

Per far diventare davvero competitivo Android, oltre che minaccioso nei confronti del "vecchio" mondo mobile, occorre una parola magica: software. È qui infatti che si gioca tutta la competitività, con applicazioni per trasformare il device basato su Android in una console per videogiochi, in un navigatore, non solo per trovare il migliore accesso al web, ma anche la direzione migliore per strada, in un compagno di lavoro, (grazie alla posta elettronica) o di svago (anche con gadget digitali inutili ma che divertono). In fondo l'hi-tech è anche questo.

Ed ecco che lunedì scorso è stato aperto Android Market. Si tratta di una vetrina web dove gli sviluppatori mettono in bella vista i software al fine di condividere e in seguito vendere programmi o servizi per i telefonini basati sulla sua piattaforma open source di Google. È il diretto concorrente dello store di Apple. Si trovano player multimediali, utilities per gestire le connessioni Wifi, tanti giochi (come il vecchio ma amatissimo Pac-Man), guide turistiche e anche una versione "androidizzata" di Wikipedia, Wikitude. Al momento i programmi sono scaricabili gratuitamente, in seguito ci saranno anche quelli a pagamento.

Android Market ha un obiettivo ambizioso: attrarre sviluppatori appartenenti al mondo Symbian e a quello Windows Mobile. E per farlo punta su incentivi speciali, come per esempio una quota di partecipazione per i developer limitata a 25 dollari e poche restrizioni. Non vi è ad esempio, al contrario dell'iPhone, alcun bisogno di approvazione. Il modello di business si basa sul revenue sharing. Il 70% andrà al developer, il restante 30% al carrier che vende il googlefonino. Google conta infatti di fare cassa attraverso il suo tipico meccanismo di web advertising.

Android Market è il fulcro delle grandi manovre nella telefonia mobile. C'è da attendersi che nei prossimi mesi sia Nokia sia Microsoft apriranno un web-negozio di software per smartphone, visto che anche Rim, la casa canadese dei Blackberry, ha pianificato una simile iniziativa per primavera.

A testimonianza di quanto sia importante il software basta considerare quanti costruttori stiano cercando di personalizzare l'interfaccia grafica di Windows Mobile per offrire un'esperienza touch. Gli esempi più recenti sono il Sony Ericsson Experia e il Toshiba g810. Il primo è simile all'Htc G1 con la sua tastiera laterale a serramanico, il secondo vuole essere un'interpretazione in chiave Microsoft del concetto touch-phone ma qui, ammesso di riuscire a competere con Apple, il prodotto da battere resta il Samsung Omnia.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-