CULTURA &TEMPO LIBERO

 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER

IL GIORNO CHE AVREI VOLUTO VIVERE

Vita e opere di Adam Smith

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci

LA VITA
Adam Smith nasce a Kirkcaldy, un piccolo porto scozzese, il 5 giugno del 1723. Suo padre è esattore delle dogane mentre la madre appartiene a una ricca famiglia della regione. Il padre muore nello stesso anno della sua nascita; figlio unico Adam, avrà sempre un forte legame con la madre. E non si sposerà mai, anche se la cronaca parla di un suo importante amore con una giovane lady.

Il suo incontro con David Hume è datato 1750 quando, dopo gli studi a Kirkaldy e a Oxford, viene invitato a sostenere lezioni di retorica e letteratura a Edimburgo.

Nel 1751 Smith ottiene la cattedra all'Università di Glasgow, dove insegna logica e in seguito filosofia morale. Nel 1764 lascia l'università per diventare precettore del giovane duca di Buccleuch, con un trattamento economico di 300 sterline all'anno (circa il doppio di quello che guadagna all'Università di Glasgow), che - secondo i patti - conserverà per tutta la vita. L'incarico lo porta prevalentemente in Francia, a Tolosa e Parigi, dove incontra François Quesnay. A Ginevra conosce Voltaire. Nel 1766 muore il fratello minore del giovane duca e il lavoro di tutore termina.

Nel 1767 Smith torna a Kircaldy presso la madre. Nel 1778 viene nominato commissario alle dogane a Edimburgo. Muore il 17 luglio del 1790.

I LIBRI
Le opere più importanti di Adam Smith sono due: nel 1759 pubblica Teoria dei sentimenti morali (The Theory of Moral Sentiments). Nel 1776 La ricchezza delle nazioni (An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations).

Nella Teoria dei sentimenti morali sviluppa la filosofia sociale già esposta dal suo maestro Francis Hutchenson nel senso di una morale della "simpatia": l'uomo è guidato nelle sue azioni dal desiderio di ottenere l'approvazione e la simpatia dei suoi simili. Il principio di simpatia non viene abbandonato da Smith nella redazione della Ricchezza delle nazioni.

La Ricchezza delle nazioni viene considerato il primo trattato organico di economia politica. L'opera si divide in cinque libri che trattano rispettivamente: del rapporto fra divisione del lavoro e produttività e della distribuzione del reddito; dell'accumulazione; dello sviluppo economico dall'impero romano in poi; delle precedenti teorie economiche (mercantilisti, fisiocratici); della finanza pubblica.

Secondo Smith, ogni operatore economico agisce sul mercato mosso esclusivamente dal proprio interesse individuale, ma l'influenza di domanda e offerta sui prezzi, e di questi sulle decisioni degli operatori, agisce come una "mano invisibile" che genera un continuo adeguamento tra produzione e domanda.

Tra gli altri suoi scritti, History of Astronomy e Of the Affinity between Certain English and Italian Verses, esempi della sua versatilità. Nel secondo pontifica infatti sui versi cadenti, sdruccioli e tronchi. Nel 1795 è stato pubblicato postumo, Essays on Philosophical Subjets, testo redatto durante il periodo di Glasgow.
Torna all'articolo principale

© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-