È andato a Rossella Biscotti, classe 1978, il Premio da 20.000 euro della 16ª Quadriennale di Roma (fino all'8 gennaio 2017). L'artista è stata prescelta per il lavoro “Il viaggio”, incentrato sul tema dell'immigrazione e sulle tragedie dei profughi nel Canale di Sicilia, realizzato appositamente per la 16a Quadriennale ed esposto nella sezione “De Rerum Rurale” a cura di Matteo Lucchetti. Non è certo il primo riconoscimento per questa giovane artista, nata nel 1978 a Molfetta in provincia di Bari e attiva in Olanda, che ha già ricevuto numerosi premi, tra cui il Mies van der Rohe Stipendium del Kunstmuseum Krefeld nel 2013 e il Premio Italia Arte Contemporanea del Maxxi nel 2010.
Inoltre ha partecipato a mostre come la 55ª Biennale di Venezia, la 13ª Biennale di Istanbul (2013), DOCUMENTA 13 (2012) e Manifesta 9 (2012). È rappresentata dalla Prometeo Gallery di Milano, da Wilfried Lentz di Rotterdam e da Mor Charpentier di Parigi. I suoi prezzi vanno da 3.000 a 100.000 € (price range fornito da Wilfried Lentz).
Ad Adelita Husni-Bey (classe 1985) è andato, invece, il Premio illy Under 35 da 15.000 euro. Di questi giorni è anche la notizia che l'artista di origini italo-libiche, nata nel 1985, è stata scelta per rappresentare l'Italia alla Biennale di Venezia del 2017 insieme a Giorgio Andreotta Calò e Roberto Cuoghi.
L'opera premiata è “AGENCY-Giochi di potere” (2014), esposta nella sezione “La democrazia in America” a cura di Luigi Fassi: è l’esito di un workshop realizzato dall’artista con gli studenti di un liceo romano che sono stati invitati a dividersi in cinque categorie professionali (giornalisti, politici, lavoratori, attivisti e banchieri) per analizzare, nel corso di tre giorni di simulazione sociale durante un’ipotetica campagna elettorale, le relazioni di potere che caratterizzano la società capitalistica. Adelita Husny-Bey è rappresentata dalla galleria Laveronica di Modica dove i suoi disegni di piccole dimensioni quotano intorno ai 1.500 € per arrivare alle installazioni più complesse il cui prezzo si aggira intorno ai 25.000 €. Attualmente è in corso una sua personale al Sursock Museum di Beirut (fino al 30 gennaio 2017), mentre l'anno scorso ha avuto una personale alla Kadist foundation di San Francisco.
I più giovani. Tra gli artisti under 35 sono state, inoltre, assegnate due menzioni speciali: la prima ad Alek. O, artista argentina del 1981 che vive a Milano, per l'opera "È già mattino" (2016), un collage di manifesti di strada che l'artista ha decomposto e ricomposto, esposta nella sezione "La seconda volta" a cura di Cristiana Perrella. L'artista è rappresentata dalla galleria Frutta di Roma, dove le sue opere quotano tra 3.000 e 15.000 €. L'altra menzione speciale under 35 è andata a Quayola per l’opera “Lacoon #D20-Q1” (2016), esposta nella sezione “Cyphoria” a cura di Domenico Quaranta. Si tratta di una scultura che parte da un clone 3D del Laocoonte per sviluppare le conseguenze estetiche della sua digitalizzazione. L'artista, che è nato a Roma nel 1982 e vive a Londra, è rappresentato dalla galleria Bitforms di New York, dove le sue opere vanno da 5.000 a 100.000 dollari.
La giuria che ha assegnato i premi era composta da Ferran Barenblit, direttore del MACBA di Barcellona; Volker W. Feierabend, collezionista e fondatore della Fondazione VAF di Francoforte; Susanne Pfeffer, direttrice del Museo Fridericianum di Kassel e prossima curatrice del padiglione tedesco alla Biennale di Venezia del 2017; e Carlo Bach, direttore artistico di illy caffè, per il Premio illy Under 35.
“Dalla Quadriennale e dalle opere vincitrici emerge il ritratto di un'arte italiana attenta ai temi del presente” ha commentato il presidente della Fondazione La QuadriennaleFranco Bernabè: “l’antropologia, le migrazioni che stanno avvenendo nel Mediterraneo, ridisegnandone la geografia, nel lavoro di Rossella Biscotti, premio Quadriennale. Oppure il ruolo sociale e lavorativo che influenza la percezione e l'etica umana come nel video del premio Quadriennale Illy Under 35 di Adelita Husni-Bey. Ma anche il valore sociale del riuso, come nel lavoro di Alek O., oppure il ruolo delle nuove tecnologie: la scultura di Domenico Quayola è in stampa tre D e riflette su una delle figure della nostra storia, il Laocoonte. Se l'arte riesce a parlare del presente vuol dire che sta assolvendo il suo ruolo sociale, quindi il bilancio non può essere che positivo. Positivo è anche l'interesse che ha suscitato il ritorno della Quadriennale, come hanno dimostrato i 15.000 visitatori del primo mese.”
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