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Nel 2016 da Funder35 il sostegno a 72 imprese culturali

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Economia e beni culturali

Nel 2016 da Funder35 il sostegno a 72 imprese culturali

Massimo Lapucci, Segretario Generale della Cassa di Risparmio di Torino (CRT)
Massimo Lapucci, Segretario Generale della Cassa di Risparmio di Torino (CRT)

Il 20 dicembre sono stati resi pubblici i nomi dei vincitori selezionati per l'edizione 2016 di Funder35 il bando promosso da 18 fondazioni bancarie italiane e dedicato a contrastare la fragilità dell'imprenditoria culturale.
Funder35 nasce nel 2012 nell'ambito della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell'Acri con l'obiettivo di sostenere le organizzazioni culturali a giovanili e promuovere la sostenibilità d'impresa nel settore culturale. Si tratta di un'iniziativa su base triennale che dalla sua prima edizione è in costante crescita, sia per il numero di progetti sostenuti che per l'ammontare dei finanziamenti erogati.

Nel suo primo triennio (2012-2014) il bando ha sostenuto 54 imprese culturali giovanili ed è stato supportato da 10 fondazioni bancarie: capofila Cariplo seguita da Banco di Sardegna, Cariparma, CR Livorno, CR la Spezia, Cr Lucca, CR Modena, CR Padova e Rovigo, Cr Torino, Monte di Bologna e Ravenna. Per la seconda edizione (2015-2017), grazie all'intervento di altre otto fondazioni - Compagnia di San Paolo, Cariverona, CR Ascoli Piceno, CR Cuneo, Fondazione CON IL SUD, CR Firenze, Fondazione CRUP e Fondazione Sicilia - i fondi stanziati sono saliti a ben 2,5 milioni annui, cifra che ha permesso sostenere in un solo anno (2015) lo stesso numero di progetti supportati in tutto il triennio precedente. Nel 2015, infatti, sono state finanziate 50 imprese e altre 12 organizzazioni hanno avuto accesso ai servizi di formazione, mentre nel 2016 sono state scelte 57 imprese per un finanziamento diretto e 15 sono quelle che beneficeranno di un percorso formativo.

In occasione della nomina dei vincitori dell'edizione 2016, abbiamo intervistato Massimo Lapucci, tra i primi sostenitori del bando e segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (CRT).

Perché la partecipazione di Fondazione CRT al bando Funder35?
Vi abbiamo creduto sin dall'inizio in primo luogo per l'opportunità di portare avanti un progetto su scala nazionale in collaborazione con altre fondazioni scommettendo sulla capacità del nostro territorio di proporre progetti di qualità. Siamo partner di Funder35 anche perché crediamo sia necessario favorire la crescita di una nuova generazione di imprese culturali, capaci di sostenersi e strutturarsi in uno scenario caratterizzato da una progressiva contrazione di risorse pubbliche. Le opportunità di questo bando, come il finanziamento, le attività di accompagnamento, le facilitazioni nell'accesso al credito, la condivisione di buone pratiche e lo stimolo a fare rete sono leve strategiche per lo sviluppo di progettualità culturali a medio-lungo termine che favoriscono anche il reperimento di risorse dai privati e nell'ambito dei fondi europei. Inoltre, quest'anno per la prima volta, il percorso di accompagnamento di Funder35 prevede anche nuovo un progetto pilota capitanato da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e legato al crowdfunding: con il meccanismo del matching grant, Funder35 raddoppierà le risorse raccolte attraverso la piattaforma Eppela.

Qual è il ruolo delle Fondazioni bancarie nello sviluppo dell'imprenditoria culturale?
La cultura è una delle sfide più importanti per la competitività del nostro territorio e le fondazioni bancarie, grazie alla loro capacità operativa e conoscenza del locale, sono diventate i principali sostenitori dello sviluppo di questo settore. Tra le fondazioni, infatti, si sta rafforzando l'idea che attivare strumenti che incoraggino nuove forme di imprenditorialità culturale sia la strada da perseguire e che i bandi possono attivare e in parte sostenere questo nuovo ecosistema imprenditoriale.

Con attenzione non solo alla sostenibilità delle organizzazioni, ma anche dell'impatto sul territorio, Fondazione CRT è certamente in prima linea nell'implementazione e sperimentazione di nuove forme di sostegno alle imprese culturali. Tra le ultime iniziative della Fondazione torinese c'è “Innova con CRT” , un progetto nato dalla collaborazione del Talent Garden di Torino con la Fondazione Sviluppo e Crescita CRT , l'ente che affianca l'operato della Fondazione CRT occupandosi principalmente di impact investing.

Quest'iniziativa, di cui qualche giorno fa sono stati scelti i 10 finalisti tra i 300 partecipanti, vuole essere un laboratorio di sperimentazione con l'obiettivo di far crescere sul territorio idee nuove nei campi della cultura, dell'ambiente e del welfare grazie alle 75 ore di mentorship offerte e alla possibilità di aggiudicarsi un finanziamento di 135.000 euro. Nei suoi 25 anni di attività, la Fondazione CRT ha erogato oltre 1,5 miliardi di euro per la crescita del Piemonte e della Valle d'Aosta attraverso le tre macro-aree in cui opera: Arte e Cultura, Ricerca e Istruzione, Welfare e Territorio.

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