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Africa al centro del Convegno WIPO per sostenere il diritto di seguito nel mondo

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Africa al centro del Convegno WIPO per sostenere il diritto di seguito nel mondo

Un’indagine, commissionata da WIPO, ci dirà forse una volta per tutte quali sono gli effetti del diritto di seguito sul mercato dell’arte. Diritto col quale molti stati vorrebbero tutelare i propri artisti. Più di 200 delegati tra policy makers di Stati membri dell'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale(OMPI/WIPO), artisti, società di gestione collettiva dei diritti, accademici e operatori del settore privato, curatori, galleristi e case d'asta si sono riuniti lo scorso 28 aprile a Ginevra per la Conferenza Internazionale sul diritto di seguito (Artist's Resale Right o droit de suite) con l'intento di esplorare la capacità del diritto di seguito di incrementare il reddito degli artisti, consentendo loro di beneficiare del successo delle loro opere.

Una giornata intera di dibattito per promuovere una migliore comprensione delle problematiche connesse all’applicazione del Dds a livello globale affrontando la tematica da un punto di vista non solo economico ma anche culturale. Sono 80 i paesi del mondo in cui è riconosciuto il diritto di seguito a favore di artisti delle arti visive che beneficiano dei proventi derivanti dalla vendita delle loro opere da parte di case d'asta e gallerie, ma sono altrettanto molti i Paesi in cui tale diritto non è previsto dalla normativa nazionale come Stati Uniti, Cina, Svizzera e Giappone; mercati in cui si concentrano la maggior parte delle transazioni.
A sostegno del diritto di seguito sono intervenuti artisti noti provenienti dai principali paesi come Francia, Messico, Regno Unito, Canada, Giappone, Algeria e Nigeria. La Conferenza, che si è aperta con il benvenuto di Francis Gurry, direttore generale di WIPO e di H.E. Mbagnick Ndiaye, Ministro della Cultura del Senegal, è proseguita con il dibattito sullo sviluppo internazionale del mercato dell'arte e sull’importanza del diritto di seguito per gli artisti.
«La presenza di delegazioni provenienti dal continente africano, quali quella del Congo e del Senegal, rafforza il loro impegno nel considerare l'arte e la promozione dei diritti degli artisti fondamentali per la crescita interna anche grazie al riconoscimento delle industrie creative come motore dello sviluppo economico di quei Paesi. Le iniziative di WIPO sono decisive per incoraggiare l'introduzione del diritto di seguito su scala planetaria» afferma l'avvocato Silvia Stabile del FT Arte e beni culturali di BonelliErede.
L'evento ha rappresentato anche l'occasione per annunciare la prossima pubblicazione di un nuovo studio sul diritto di seguito, commissionato da WIPO, che conferma l'esclusione di impatti negativi sui prezzi o sul volume delle vendite di opere d'arte per via del riconoscimento normativo del Dds. Katheryn Graddy dellaBrandeis International Business School (Stati Uniti) ha sottolineato come uno studio iniziale, che compara il prezzo e i trend di vendita di più di 570.000 opere d'arte per comprendere l'impatto del Dds su un arco temporale che spazia dal 1996 al 2007, ha rilevato che in UK i prezzi delle opere d'arte soggette all'ARR sono cresciuti del 7,7% all'anno (dato comparato al tasso di crescita annuale per opere non soggette all'ARR pari al 5,5% all'anno). Lo studio di WIPO sarebbe giunto alle medesime conclusioni: il Dds non incide sulle vendite.

E in Italia? Dall'entrata in vigore della norma il 9 aprile 2006 (decreto legislativo 13 febbraio 2006, n. 118) ad oggi laSiaeha incassato poco più di 59 milioni di euro, distribuendone l'86%.

In Francia, ADAGP, nel 2016, ha raccolto 12,8 milioni di euro, 8 dalla Francia e 5 dalle vendite estere, versati per il 43% ad autori viventi. In UK, dal 2006, la DACS ha distribuito più 50 milioni di sterline a più di 4.000 artisti e loro eredi. In Australia, dal 2010 al 2016, il diritto di seguito ha generato più di 4,5 milioni di dollari australiani per più di 1.275 artisti.CISAC (la confederazione internazionale delle società degli autori e compositori) ha pubblicato, nelGlobal Collection Report (2016), il valore del resale right a livello globale: nei Paesi in cui esiste, aiuta a generare un totale di royalty pari a circa 50 milioni di dollari (44,9 milioni di euro).

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