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Louvre Abu Dhabi festeggia il primo anniversario con oltre un milione di visitatori

Dall'apertura, avvenuta l'11 novembre 2017, oltre un milione di persone hanno visitato il Louvre Abu Dhabiche rimane ancora l'unico museo situato nel culture district di Saadiyat Island che agli Emirati solo per la costruzione è costato qualcosa di più dei 600 milioni di euro del progetto iniziale, considerando che i lavori sono stati completati con tre anni di ritardo. Non si hanno notizie in merito alla costruzione degli altri musei, Zayed National Museum progettato daNorman Foster, il Guggenheim Abu Dhabi di Frank Gehry e il Performing Arts Centre di Zaha Hadid, tutti edifici progettati da vincitori del premio Pritzker. Il progetto del Louvre di Abu Dhabi nato 11 anni fa, nel 2007, come si ricorderà prevedeva un costo per utilizzo del brand di 400 milioni di euro. Il pagamento doveva essere effettuato in cinque rate: 150 milioni alla firma (furono pagati nell'aprile 2007), poi 62,5 milioni all'apertura e altri 62,5 milioni ogni per tre anni. I pagamenti sono stati indicizzati all'inflazione, e il secondo, che ammontava a 73,5 milioni dopo l'attualizzazione, è stato pagato alla fine del 2017. Nel bilancio 2017 del Louvre sono evidenti i riflessi economici dell'accordo intergovernativo: tra le entrate, che nel 2017 sono ammontate a 320 milioni di euro in crescita di 103 milioni rispetto al 2016, vi sono infatti 73,4 milioni derivanti dall'incasso della seconda rata per la licenza di utilizzo del marchio.

I visitatori. Del milione di visitatori il 60% proviene dall'estero e, in particolare, dal Medio Oriente, dall'Europa (Francia, Germania, Regno Unito), dagli Stati Uniti, dalla Cina. India e GCC (Gulf Cooperation Council formato da Saudi Arabia, Kuwait, United Arab Emirates, Qatar, Bahrain, e Oman) detengono l'affluenza maggiore, ma è l'India ad aggiudicarsi il primato, considerando anche i turisti indiani e i residenti negli Emirati Arabi Uniti. Significativo anche il numero delle membership con 5mila iscritti all'Art Club il programma di fidelizzazione del museo.

La programmazione. Il museo, che ospita quattro temporanee all'anno, per celebrare il primo anniversario ha voluto mettere al centro i capolavori archeologici dell'Arabia Saudita con la mostra “Roads of Arabia: Archaeological Treasures of Saudi Arabia” che debuttò al Louvre nel 2010 per poi viaggiare in Europa, Stati Uniti e Estremo Oriente, toccando ben 14 musei internazionali e con un'affluenza complessiva di oltre 5 milioni di visitatori.
Attraverso 460 capolavori archeologici, sculture antiche, maschere funerarie d'oro, statue colossali e una porta sulla Kaaba, la maggior parte proveniente dal National Museum di Riyadh, dal King Saud University Museum, oltre a numerosi musei regionali in tutto il Regno, Roads of Arabia mette in evidenza il patrimonio e la storia della penisola arabica, dagli albori della civiltà alla modernità, rivela le ricche culture che si sono succedute su un vasto territorio con paesaggi e popoli diversi, ma unificati dal suo ruolo di crocevia nel cuore di grandi civiltà passate e presenti e culla dell'Islam.
Per la prima volta, la mostra comprende reperti provenienti dagli Emirati Arabi Uniti ed espone manufatti molti dei quali sono stati portati alla luce solo negli ultimi decenni. Questi includono una perla trovata a Umm Al Quwain del 5500 AC, un'antica pietra decorata con un cammello selvatico in prestito dal Museo Al Ain e manufatti dal sito Saruq Al Hadid a Dubai che testimonia il primo centro di produzione di oro nella regione.
Nel 2010 quando fu esposta “Roads of Arabia” al Louvre a Parigi la collaborazione istituzionale e scientifica tra l'Arabia Saudita attraverso laSaudi Commission for Tourism and National Heritage (SCTH)e la Francia era già stata avviata nel 2004 dall'allora presidente Jacques Chirac e culminata nel 2006 con l'inaugurazione insieme al re Abdullah bin Abdulaziz Al Saud della mostra “Masterpieces from the Louvre's Islamic Arts Collection” al National Museum di Riyadh.
La famiglia reale saudita ha mostrato un costante interesse per il Musée du Louvre e ne sono un esempio le generose donazioni fatte dal principe Alwaleed bin Talal bin Abdulaziz Al Saud per la realizzazione delle gallerie di arte islamica.

Acquisizioni e prestiti. Non si hanno, al momento, notizie di quando l'opera più costosa, ”Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci sarà esposta al pubblico. Nel corso dell'anno il museo ha effettuato 11 nuove acquisizioni e ottenuto 40 nuovi prestiti da 13 istituzioni partner francesi e musei regionali e internazionali, per un totale di 300 prestiti, che arricchiranno l'offerta espositiva nel prossimo anno.
Alcuni importanti prestiti, tra cui “La Belle Ferronnière” di Leonardo da Vinci del Musée du Louvre e “Portrait of the Artist's Mother” di James Abbott McNeill Whistler dal Musée d'Orsayrimarranno ad Abu Dhabi per un altro anno.
Tra le nuove acquisizioni che si uniranno alle 657 opere della collezione permanente vi è una monumentale scultura buddista di Avalokiteshvara di 175 cm proveniente dalla Cina (XI - XII secolo) e quattro arazzi raffiguranti “La caccia di Massimiliano” da un disegno originale di Bernard van Orley (1665-1674). Altre acquisizioni includono un'armatura Samurai giapponese, un capolavoro della famosa armatura Miyata Katsusada, un raro elmo conico proveniente dalla Mongolia o dalla Cina, un Ewer dalla testa di Phoenix proveniente dalla Dinastia Tang, Cina e un pugnale katar ingioiellato proveniente dall'India con 481 rubini e circa 100 smeraldi.

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