House Ad
House Ad

Il barometro dell'economia

19 marzo 2014

My24

Impresa & Territori IndustriaRicerca e innovazione le chiavi di volta per vedere la crescita

Il dossier contiene 19 articoli
Torna alla home del dossier

Ricerca e innovazione le chiavi di volta per vedere la crescita

Una metafora e tre storie intrecciate raccontano i dodici faticosi mesi appena chiusi dall'economia emiliano-romagnola, con un Pil sceso dell'1,4% (meglio comunque del -1,8 in Italia, secondo Prometeia e Unioncamere regionale), un valore aggiunto manifatturiero arretrato di 2,2 punti, investimenti calati del 5,3%, altre 6mila aziende perse in un anno e un tasso di disoccupazione record (per la virtuosa Emilia) all'8,6%. Una caduta rallentata, rispetto all'anno prima, ma pur sempre una caduta, non compensata da un export salito di un paio di punti, unico segno più nel panorama produttivo tra Piacenza e Rimini.

La metafora è quella delle città invisibili di Italo Calvino, del disordinato e stratificato disegno architettonico di Zenobia, cui ricorre il direttore del centro studi camerale, Guido Caselli, per paragonare il modello di sviluppo economico-sociale della regione, oggi al bivio. «Come gli abitanti di Zenobia ci siamo così adattati al nostro vivere che fatichiamo a immaginare un modello di sviluppo differente. Non solo ancora brancoliamo nel tunnel in cui correttamente un anno fa scorgevamo una luce all'uscita, ma abbiamo smarrito il senso dell'orientamento. La prima domanda da porci riguarda la direzione di marcia da seguire».

Per capire la traiettoria di un territorio abituato a eccellere nell'industria (che vale il 30% del suo valore aggiunto contro il 25% in Europa) e oggi è appiattito sulla media del Paese, bisogna leggere i tre differenti racconti dell'economia regionale che escono dal 2013. Il racconto congiunturale di una crisi inedita per intensità e durata, con un Pil ancora 8 punti sotto i valori del 2007 e una produzione industriale che ha perso il 25% in sei anni, dove si avvicina pericolosamente la soglia del 9% di disoccupazione, di riflesso a imprese e occupati che diminuiscono dell'1,4% nei dodici mesi. «Dove tutti i settori e tutte le dimensioni di industria perdono fatturato, produzione e ordini. Solo chi esporta più del 50% del fatturato – precisa Caselli – è già tornato oltre i valori pre-crisi».

Il secondo racconto è quello del terremoto, «di una disgrazia trasformata in opportunità, della coesione sociale tra cittadini, imprese e associazioni che ha permesso di ripartire subito e meglio di prima e ha trattenuto qui tutte le multinazionali», commenta l'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, che ha in cantiere da mesi la legge sull'attrattività per agganciare investimenti, ma annuncia intanto l'avvio di un nuovo fondo per stimolare i mestieri tradizionali e riportare gli emiliani a sporcarsi le mani. Terremoto che è però anche lentezza nella macchina degli aiuti, come testimoniano i 500 milioni appena di contributi stanziati fin qui alle imprese a fronte di 6 miliardi di euro disponibili.

Infine c'è il racconto della speranza, del futuro. Di un 2014 in cui Prometeia prevede un ritorno in positivo di tutti gli indicatori per l'Emilia-Romagna eccezion fatta per il lavoro (Pil +1,1%, consumi privati + 0,1 dopo il -2,1 del 2013, investimenti fissi lordi a +1,6%). Una risalita fondata sempre sull'export (stimato in accelerazione a +2,9%) e sull'internazionalizzazione, che si tratti di turismo, agroalimentare o meccanica (due motori che da soli valgono il 66% dei flussi oltrefrontiera). Dietro, a spingere, ci sono i plus di una regione virtuosa, «prima in Italia per qualità e quantità di risorse europee spese», rimarca Muzzarelli, prima per capacità brevettuale (301 invenzioni industriali tutelate ogni milione di abitanti contro le 155 di media italiana); seconda solo alla Lombardia per imprese coinvolte in contratti di rete (781) e per start up innovative (162), pur avendo dimensioni dimezzate rispetto alla regione del Nord-Ovest (420mila le imprese sulla via Emilia, 817mila in Lombardia).

«Ora bisogna rimettere in moto l'occupazione», è l'appello del numero uno di Unioncamere, Carlo Alberto Roncarati, di fronte ai dati della Cgil che parlano di 84 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate nei primi 11 mesi dell'anno (4 milioni in più del 2012) coinvolgendo 125mila lavoratori. Il senso di marcia lungo il quale i segnali di ripresa potranno consolidarsi è quello tratteggiato al tavolo dell'economia regionale (cui siedono categorie economiche, banche e sindacati): una «crescita sostenibile, intelligente e inclusiva». L'industria emiliana farà dunque qualità prima che quantità e investirà su R&S e design a monte, e a distribuzione e servizio a valle, più che sulla produzione; sulle high skills più che sulle competenze base, spiega l'economista di Parma, Franco Mosconi. E a garantire la competitività del made in Emilia worldwide saranno «le filiere lunghe», preconizza Caselli.

«Per dare alle imprese la possibilità di agganciare la ripresa servono però il sostegno del pubblico – ammonisce il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini – sul fonte ricerca, innovazione, investimenti, detassazione, ma anche un sistema del credito capace di accompagnare le Pmi». I dati a settembre 2013 raccontano invece di prestiti bancari calati del 5% a fronte di depositi (e dunque fondi non drenati alle imprese) cresciuti di 6,6 punti.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Altri Dossier Raccomandati

Dossier Dossier

Leggi di più
Dossier Rapporto Puglia

Rapporto Puglia

Leggi di più
Dossier

Più start-up con il Sole

Leggi di più
(Afp) (robertharding)
Dossier I Panama Papers

I Panama Papers

Leggi di più
Dossier Lettera al risparmiatore

Lettera al risparmiatore

Leggi di più
Dossier

AUTORI_LE STRADE DELLA...

Leggi di più
Dossier Rapporto Food & Wine

Foof & Wine

Leggi di più
Dossier

I 150 anni del Sole 24...

Leggi di più
 (Alamy Stock Photo)
Dossier

Franchising

Leggi di più
Dossier Il tesoro in soffitta

Il Tesoro in Soffitta

Leggi di più