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Moretti (Cncc): «Siamo usciti dalla crisi e i riflettori…

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Al Mapic di Cannes

Moretti (Cncc): «Siamo usciti dalla crisi e i riflettori saranno sull'Italia per tutto il 2016»

  • –di Evelina Marchesini

«Sono contento del fatto che la crisi è ormai passata, almeno per quanto ci risulta: la ripresa dei consumi e delle vendite dei centri commerciali si vede in tutti i settori e ormai per tre trimestri di fila, il che significa che si sta proprio cambiando fase». Lo dice Massimo Moretti, presidente di Cncc, il Consiglio nazionale dei centri commerciali italiani.

Dati molto positivi dunque?
Non sono dati spumeggianti, stiamo parlando del +3,2% nell'ultimo trimestre, partendo dal +1,8% di un anno prima. Ma l'importante è il segnale chiaro di uscita da una fase che durava ormai da almeno cinque anni. E anche sul fronte delle transazioni ci sono indicazioni interessanti, come il ritorno di apprezzamento per il Sud Italia e delle acquisizioni di sviluppi. Se poi vogliamo guardare ai cantieri di centri commerciali, in un giorno qualsiasi come oggi ci sono muratori in Italia che costruiscono 500mila mq di superficie lorda, che significano circa due miliardi di creazione di valore finale. Un contributo molto importante che in questo momento il mio settore sta dando all'economia italiana.

Anche i rendimenti vanno in questa direzione?
Sì, siamo in una fase molto importante di compressione degli yield, che per gli investitori del real estate sta a indicare un miglioramento della percezione della bontà dell'investimento in un determinato asset o settore. Sui prime asset siamo intorno al 5,5%-5,75%, un bel dato anche se di strada da fare ne resta ancora molta: la Spagna è meglio di noi, al 5%, senza parlare di Londra e Parigi al 4,5%.

Insomma, un inno alla positività…
Nel senso di miglioramento sì. Il punto è che negli ultimi anni l'Italia è stata totalmente al di fuori del campo di investimento dei grandi player internazionali, a parte quelli già presenti in Italia. Ora lo sforzo, sia qui al Mapic sia nel Mapic Italia del prossimo maggio a Milano, è quello di fare in modo che gli investitori ci mettano di nuovo nei loro radar. Per esempio, il convegno qui a Canmes intitolato “Retail, the Italian way” vuole sottolineare che ci sono opportunità eccellenti di investimento in alternativa al gigantismo: ci sono ottime realtà regionali di primo livello che consentono di avere elevati fatturati e di essere totalmente locati, così che riunendo tre centri di medie dimensioni si possono avere risultati più entusiasmanti che investendo in un unico centro commerciale. Al Mapic, come Cncc, ci siamo fatti promotori di convegni, ma anche di workshop specialistici e di un business lunch internazionale, con l'obiettivo di far dialogare concretamente gli operatori a livello globale.

Nel 2016 poi ci sarà il Mapic Italy, giusto?
Sì assolutamente. E anche la European conference di Icsc, International council of shopping centers, che si terrà per la prima volta dopo 40 anni a Milano, in aprile. A maggio il Mapic Italy, di cui sono molto orgoglioso. Reed Midem è leader mondiale della fieristica immobiliare e il fatto che volessero fare un altro Mapic in un Paese extra Francia e che abbiamo scelto l'Italia, anche grazie al lavoro svolto con loro, è importantissimo. I costi saranno molto contenuti rispetto alla formula classica Mapic e anche i lavori molto agili, con precedenza agli incontri diretti tra operatori, con almeno una presenza del 30-40% di stranieri garantita da Reed Midem. Insomma, una fine 2015 e un 2016 di grandi opportunità per l'Italia.

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