Casa24

Ecco come ristrutturare il condominio a tassi agevolati

  • Abbonati
  • Accedi
riqualificazione

Ecco come ristrutturare il condominio a tassi agevolati

Fotogramma
Fotogramma

Le ristrutturazioni vanno a gonfie vele e, di pari passo, si apre il mercato del credito per finanziarle. Secondo l’ultima indagine di Csei Tecnoborsa, nel biennio 201-2015 il 40% delle famiglie che vivono in condominio ha operato dei lavori. Una buona fetta di persone abita in stabili ancora in buono stato, ma più del 10% di chi ha rinunciato ha motivato la scelta con l'importo eccessivo dei preventivi.

Le Esco
Negli ultimi anni, però, si stanno affermando alcune formule di finanziamento dei lavori che diminuiscono l’impatto immediato sulle tasche dei condomini, diluendo l’eborso nel tempo. Questo può avvenire da un lato attraverso rate “finanziate” dall’abbatimento dei consumi energetici: è il caso dei condomini che ricorrono alle Esco (acronimo di Energy service company) dove i risparmi economici sulle bollette in seguito agli inteventi effettuati vanno a ripagare l’impresa attraverso diveri tipi di accordo commerciale. Dall’altro si può ricorrere a finanziamenti concessi ad hoc, magari nel caso in cui gli interventi non siano finalizzati principalmente al risparmio energetico. Quest’ultima soluzione in genere consiste in un finanziamento chirografario a rate, erogato a favore dell’intero condominio.

Il finanziamento
Tra le società di consulenza specializzate in questo settore c’è Harley&Dikkinson, che negli ultimi due anni, grazie alla crescita degli interventi, è arrivata a gestire 100 milioni di erogato da parte delle banche partner (Banca popolare di Milano e Banco popolare di Bergamo).

«Offriamo un finanziamento standard fino a 5 anni, che arriva a 7 nel caso di risparmio energetico, accordato senza ipoteche e senza fideiussioni», dice il direttore generale della società, Alessandro Colciago. Il funzionamento è questo: il condominio viene sottoposto a un’istruttoria, basata sugli ultimi due bilanci, sullo stato dei pagamenti e sulla presenza di eventuali morosità, e anche sulla quota di millesimi che si sono resi disponibili a sostenere i lavori (serve, naturalmente, una delibera assembleare con almeno 501 millesimi). In base a questi parametri viene deciso se e quanto erogare. Gli interessi si aggirano sull'Euribor 6 mesi più uno spread del 3,5%-4%. Ma una parte essenziale del contratto viene assunta dall'impresa appaltatrice, che non deve essere necessariamente una Esco.

Questa, infatti (scelta dal condominio oppure suggerita dalla società di consulenza) riceve una garanzia sui pagamenti, ma accetta di farsi carico in tutto o in parte degli interessi, cosa che avviene soprattutto quando il condominio ha un “rating” immacolato. «Non è raro, infatti, che i condomini restituiscano solo la quota capitale, restando quindi indifferenti anche all’oscillazione del tasso di riferimento», aggiunge il d.g. di Harley&Dikkinson. Nel caso di importi minori, di solito compresi tra 10 e 30mila euro, esiste anche la possibilità di un prestito finalizzato, con un’istruttoria di pochi giorni. In ogni caso, il condominio inizia a pagare soltanto a lavori conclusi.

© Riproduzione riservata