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Case, vendite in aumento a due cifre nel terzo trimestre

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Case, vendite in aumento a due cifre nel terzo trimestre

È ancora una crescita a due cifre, sia per le compravendite immobiliari nel complesso sia per quelle residenziali, che viene registrata dall'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'agenzia delle Entrate reso noto questa mattina. Il terzo trimestre del 2016 conferma quindi, con una crescita del 17,4% per le transazioni di case e del 17,8% delle compravendite di tutti i settori, la tendenza ad un deciso rialzo già evidenziata nei due trimestri precedenti, anche allora con tassi a doppia cifra.

Ancora una volta tra i fattori che spingono il trend al rialzo ci sono i bassi tassi di interesse sui mutui e il contesto economico nel suo complesso, fattori che accrescono l'attrattività dell'investimento immobiliare. Grazie anche alla discesa dei prezzi nominali registrata dall'Istat negli ultimi trimestri. Guardando nel dettaglio settore per settore nel terziario i volumi sono saliti del 31,1% (oltre il doppio rispetto al tasso di crescita del trimestre precedente) e nel commerciale si è passati dal +12,9% dello scorso trimestre al +23,3 per cento.
Il residenziale ha comunque subito una decelerazione della crescita, che passa dal +22,9% del semestre precedente ad un comunque significativo +17,4%, che consente al settore di raggiungere il volume di compravendite più alto dal 2012. La crescita è generalizzata in tutto il Paese, con il segno positivo in tutte le aree, anche se con un rallentamento generalizzato rispetto al trimestre precedente, in alcuni casi abbastanza vistoso. Ancora una volta è il Nord a registrare la crescita più significativa (+22,3%) di poco inferiore a quella del secondo semestre; il dato è significativo visto che le regioni settentrionali rappresentano oltre la metà del mercato complessivo. “Al Centro il rallentamento è nell'ordine dei 5 punti percentuali (da +20,7% a +15,2%), in linea con la dinamica nazionale; è il Sud, invece, a ridurre in modo più evidente la spinta propulsiva, con un tasso più che dimezzato rispetto alla rilevazione precedente (da +20,8% a +10,0%)” recita il report dell'Osservatorio .

I comuni minori vanno al sorpasso dei capoluoghi
A differenza delle rilevazioni precedenti, il tasso di crescita più alto si registra nei comuni non capoluogo, sia alla scala nazionale (+17,9% a fronte di un +16,4%), sia nelle due macroaree centrale (oltre 5 punti di differenza) e meridionale (oltre 3 punti di differenza), mentre al Nord resiste, pur assottigliandosi, una leggera prevalenza dei capoluoghi (un punto percentuale). Il trimestre dell'anno in corso è l'unico in cui la crescita dei comuni non capoluogo è superiore a quella dei capoluoghi di provincia.

Le compravendite nelle metropoli
Il rallentamento della crescita si conferma in tutte le otto maggiori città italiane per popolazione. Genova e Milano guidano i rialzi rispettivamente con il 25% e con il 23,7% di compravendite in più rispetto allo stesso trimestre di un anno prima. Entrambe rallentano la corsa ma riescono a mantenere un corposo tasso di aumento. Anche se il trimestre scorso Milano aveva messo a segno un aumento delle transazioni vicino al 30 per cento. Spicca il dato di Napoli, che dopo due trimestri con una crescita superiore al 20% presenta, nel terzo trimestre, un volume di compravendite di poco superiore a quello dello stesso periodo 2015 (solo +2,4%); anche Palermo e Roma non riescono a confermare tassi a doppia cifra. In deciso calo (pari o superiore a 10 punti) il tasso di crescita di Bologna e Firenze, mentre l'arretramento è assai meno significativo negli altri casi, a partire appunto dalla già citata Genova.

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